La risposta a Depardieu di Charlotte Arnould, la donna che l'ha denunciato per stupro
Poche ore dopo la prima difesa pubblica di Gérard Depardieu con una lettera pubblicata sul quotidiano Le Figaro, la donna che l'ha denunciato per stupro, Charlotte Arnould, riponde con un'intervista.

Dopo la lettera con cui Gérard Depardieu parla per la prima volta delle accuse ricevute, Charlotte Arnould, la donna che l'ha denunciato per stupro, risponde a sua volta con un'intervista a Elle Francia. Lo fa anche con un post sui social, in cui scrive "no, signor Depardieu, non le permetterò di infangarmi ulteriormente". Ringraziando poi le tante sostenitrici e sostenitori "per le parole di sostegno. Lo apprezzo molto, grazie a voi tutti".
Qual è stata la sua reazione alla lettera? "All'inizio ero spaventata. È Gérard Depardieu, quindi ha un peso importante. La gente lo ascolta quando parla. Chi sono io, rispetto a lui? Io e il mio entourage sappiamo che sta mentendo, che la lettera è un cumulo di bugie. Mi ha scioccato in particolare leggere che parlava direttamente di me. È un messaggio davvero disgustoso: mi ha infangato nel 2018 e in qualche modo continua a farlo con le sue parole".
Depardieu dice che la denuncia è una vendetta per non averla scelta per cantare Barbara con lui. "È un argomento classico, insinuare questo tipo di cose nei confronti delle vittime di violenza sessuale. Per contestualizzare i fatti: quando sono andata da lui, avevo 22 anni, pesavo 37 chili perché soffrivo di anoressia e lui era un amico di mio padre. Potrebbe essere mio nonno, mi ha preso in braccio quando ero piccola. E a casa sua, dopo 10 minuti mi ha messo la mano nelle mutande. Barbara non c'entra niente, è lui che è ossessionato! È il mondo alla rovescia: si pone come vittima per suscitare compassione e seminare il dubbio. Si fa beffe della parola delle vittime, in questo caso la mia e quella di tutte le altre donne, 15 in totale, che lo hanno accusato di stupro, di violenza sessuale o di atti inopportuni. Altro che consenziente, ci sono le immagini, i video di quello che mi ha fatto, visto che la sua casa è dotata di telecamere di sorveglianza. Non potendo contestare gli atti sessuali, dice che ero consenziente. Ma non sono mai stata consenziente".
Charlotte Arnould parla della maniera di agire come predatore dell'attore, che riproporrebbe secondo lei uno schema ricorrente. "Sceglie le sue prede: donne vulnerabili, giovani o di umile estrazione, è sicuro che non diranno niente. Mi ricorda le strategie di difesa di Luc Besson. È questo che è così inquietante. Depardieu è stato incriminato per stupro e violenza sessuale da un giudice che ha ritenuto che ci fossero indizi gravi. Probabilmente ha parlato ora perché si sente alle strette, con la prospettiva di un processo. E poi ha cambiato avvocato e avrà una nuova strategia: salire in cattedra e comunicare per ottenere l'empatia. Ma questo non mi preoccupa, non posso dire di essere sorpresa".