La Dea Fortuna: la nostra intervista a Ferzan Ozpetek
Davanti a una finestra da cui si vede, in tutto il suo splendore, Roma, che è la sua città d'elezione, il regista turco ci parla di attori e dell'importanza del destino.

E’ contento Ferzan Ozpetek nel giorno di presentazione alla stampa de La Dea Fortuna. E’ felice come una Pasqua perché ha ricevuto tanti complimenti sia dai giornalisti che dai suoi compagni di lavoro. Con il suo nuovo film, il regista è tornato a Roma, anche se non all'Ostiense ma nel quartiere Tiburtino, e ha ripreso le fila del cinema che gli piace fare e in cui eccelle: un cinema di sentimenti, in primis l'amore, e di famiglie allargate, anche se la sua macchina da presa è quasi tutta per Edoardo Leo e Stefano Accorsi, coppia in crisi che si trova a fare da babysitter ai figli piccoli di una cara amica. Un po’ meno in primo piano è Jasmine Trinca, che nel film incarna in qualche modo il destino.
Seduto in una stanza del quinto piano di un hotel di lusso di Roma, Ferzan ha alle spalle una vista mozzafiato sulla città e, prima di sottoporsi alle nostre domande, ci racconta che quella suite costa la bellezza di 15.000 Euro a notte. "Meglio un viaggio" - osserva, e noi concordiamo con lui, ma poi i cameraman ci incalzano e comincia la nostra intervista, che condividiamo volentieri con voi, ricordandovi che La Dea Fortuna è stato scritto dallo stesso Ozpetek con Gianni Romoli e che la data d’uscita è il 19 dicembre.