La Casa di Jack, ultimo film di Lars Von Trier, è solo per maggiorenni
Al cinema in due versioni, entrambe vietate ai 18 anni, il nuovo, bellissimo e controverso film del regista che esce il 28 febbraio. Il comunicato stampa ufficiale.

Da un lato era prevedibile: quando Matt Dillon è venuto a presentare a Roma La casa di Jack, il nuovo film di Lars Von Trier, ci disse che in America il film era uscito solo per pochi giorni in versione integrale, poi sostituito da una copia coi tagli delle versioni meno cruente.
In quel momento, però, il film non era ancora passato sotto le Forche Caudine della censura italiana. Oggi è arrivato il comunicato ufficiale della Videa, che distribuirà il film in due versioni, entrambe vietate ai minori di 18 anni. Eccolo:
"La Società di Distribuzione Cinematografica Videa SpA, da sempre impegnata nella diffusione di opere cinematografiche dalla forte connotazione autoriale, ha deciso di distribuire La casa di Jack, l’ultimo controverso film di Lars Von Trier, in due versioni,alle quali la censura ha dato VM 18. La versione italiana sarà distribuita con tagli nelle scene più cruente e violente, scene che hanno spinto il pubblico dell’ultimo festival di Cannes ad abbandonare la sala prima della fine della proiezione, mentre la versione in lingua originale sottotitolata rispetterà l’integrità dell’opera del regista. É il primo caso in Italia di un film che entra contemporaneamente in censura in due versioni e che ha anche nella versione “alleggerita” dai tagli il vietato ai 18 anni.
Di seguito la dichiarazione di Sandro Parenzo, Presidente di Videa Spa:
“Ho distribuito negli anni ottanta il primo film di Lars Von Trier, credo si chiamasse Elementi del crimine. Un capolavoro, un acerbo prodotto di un gigante del cinema. Da alcuni anni detesto Lars Von Trier come persona, per le sue scellerate dichiarazioni, per il suo antisemitismo, così come ho detestato a suo tempo Celine che ha però lasciato uno dei grandi capolavori della letteratura del 900. Con questo spirito distribuisco oggi il suo ultimo film, per raccontare ancora una volta quanta distanza una società civile sappia porre tra uno scellerato autore e la sua opera. Perché nella Casa di Jack c’è più cinema, più delirante passione che nel 90% dei film che normalmente escono. Nonostante Il detestabile Lars, divorato dai suoi demoni, che mai incontrerò”.
Da critici, amanti ed esperti dell'opera di Lars Von Trier non condividiamo le dichiarazioni di Parenzo in proposito, ma ve le riportiamo per dovere di cronaca e perché ne condividiamo l'assunto di fondo: bisognerebbe sempre saper distinguere tra l'antipatia personale per un autore e il valore della sua opera.
Qua il resoconto della conferenza stampa di Matt Dillon e qua la nostra intervista all'attore.
Qua la recensione del film, direttamente dal festival di Cannes.