Kinds of Kindness, una star del film si è sentita male dopo aver letto la sceneggiatura
Kinds of Kindness, grande ritorno sugli schermi di Yorgos Lanthimos, non ha sconvolto solo una bella fetta di spettatori, ma anche i suoi interpreti. Jesse Plemons ha raccontato la sua reazione 'di pancia' dopo aver letto lo script.

L'ultima fatica di Yorgos Lanthimos ha attirato l'attenzione del Festival di Cannes 2024 e, una volta nelle sale, ha acceso un dibattito divisivo anche tre il pubblico. L'eccentrico regista greco, reduce dal monumentale successo di Povere Creature!, è tornato con una disturbante epopea divisa in tre episodi. Kinds of Kindness declina il tema della dipendenza e della sottomissione nelle sue forme più complesse e oscure, servendosi del simbolismo sopra le righe che ha fatto di Lanthimos uno degli autori più interessanti del momento.
Il cast corale include Emma Stone, Willem Dafoe e Jesse Plemons. Quest'ultimo, per la sua interpretazione, si è aggiudicato il premio per la migliore interpretazione maschile sulla Croisette. L'attore, nell'ordine, presta il volto a: un uomo legato in modo sinistro e sfrenato al suo datore di lavoro; un marito convinto che quella che dice di essere sua moglie sia in realtà un'impostora; il membro di una setta votata al culto dell'acqua alla ricerca del messia.
Plemons, noto per i suoi ruoli nella serie cult Breaking Bad e nel recente Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, ha un vero talento nel dipingere personaggi 'scomodi', autodistruttivi e persino sgradevoli. Ai microfoni di IndieWire, tuttavia, la star ha confidato che le sue scelte per quanto riguarda le parti da interpretare non sono assolutamente sistematiche.
È solo una tecnica di sopravvivenza. Lo faccio da così tanto tempo che guardare troppo avanti quasi non giova a nulla. E finora ha funzionato per me... guardo costantemente al progetto successivo e seguo il mio istinto su ciò che è interessante ed eccitante per me.
A proposito del lavoro svolto con Lanthimos, ha aggiunto: "Principalmente si gioca a questi giochi, fai questi esercizi teatrali che lui ha raccolto, sviluppato, inventato nel corso degli anni, La mia conclusione quel primo o secondo giorno è stata: 'Il punto è tutto questo? Solo per farmi sentire completamente perso? È per questo che lo stiamo facendo? Perché funziona.'”
Pur non avendo ben chiaro quale fosse l'obiettivo del regista attraverso quei bizzarri esercizi, ha deciso di fidarsi di lui, confidando che lo avrebbe portato dove doveva andare e che il risultato finale sarebbe stato d'effetto. A dirla tutta, il texano ha avuto il sentore che si sarebbe imbarcato in un'avventura tutt'altro che tranquilla sin da quando ha finito di leggere lo script.
Ciò che penso sia così sorprendente nel lavoro [di Lanthimos, ndr] è che ha la capacità di evocare sentimenti ed emozioni molto intensi, che sono difficili persino da classificare e articolare nella tua testa. È stato più o meno quello che ho provato dopo aver letto la sceneggiatura, una sensazione di mal di stomaco. Non che non fossi incredibilmente eccitato, ma c'era qualcosa di veramente insidioso in quell'effetto.
In effetti, nella finzione di Kinds of Kindness, Jesse Plemons, tra le altre cose, si è rotto un dito del piede, ha mangiato un fegato umano ed entrare in un obitorio. Azioni che fanno accapponare la pelle soltanto a leggerli. Pertanto la reazione dell'attore non sorprende affatto. Una cosa è certa: superati lo spaesamento e il disgusto, Plemons ha portato a casa una performance più che convincente. Paradossalmente anche equilibrata e sicuramente destinata a scalare la classifica delle migliori della sua carriera.