Indiana Jones e il Quadrante del Destino, James Mangold bacchetta i fan per non aver apprezzato il film
Indiana Jones e il Quadrante del Destino è stato l'ultima avventura di Harrison Ford al cinema nel ruolo dell'archeologo avventuriero. Il film ha ricevuto critiche contrastanti dai fan, che sono stati ripresi da James Mangold per non aver apprezzato la pellicola.
Nell'estate del 2023, Harrison Ford ha interpretato l'archeologo e avventuriero Indiana Jones nel quinto film della saga: Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Nonostante la grande attesa, la pellicola non ha soddisfatto le aspettative del pubblico ed è stata particolarmente criticata dai fan. A distanza di più di un anno dalla data d'uscita del film al cinema, a commentare l'insoddisfazione dei fan è intervenuto il regista del film James Mangold.
Indiana Jones e il Quadrante del Destino, James Mangold bacchetta i fan per le critiche al film
Intervistato da Deadline, James Mangold ha commentato le reazioni dei fan all'ultima avventura di Indiana Jones: per il regista le critiche del pubblico erano ingiuste e, secondo lui, i fan non avevano apprezzato davvero la storia raccontata, avendo aspettative molto diverse per come dovesse terminare la storia di Indiana Jones. Nel film, il professor Jones è pronto alla pensione, ma la sua figlioccia Helena (Phoebe Waller-Bridge) lo coinvolge in un'ultima pericolosa missione, che porta Jones a scontrarsi con un ex ufficiale nazista deciso a far rivivere il sogno di Hitler (Mads Mikkelsen). Tra paradossi e viaggi temporali, la pellicola non ha riscosso il successo sperato al botteghino e ha nettamente scontentato i fan.
Secondo Mangold, però, è stato il pubblico a non aver apprezzato ciò che il film rappresentava: il regista ha commentato la delusione dei fan dichiarando che Indiana Jones e il Quadrante del Destino era l'ultima avventura di un eroe giunto alla fine della sua vita. Indiana Jones è pronto ad andare in pensiero e questo è un concetto che - a detta di Mangold - i fan non sono pronti ad accettare:
"Hai un attore meraviglioso e brillante che ha ottant'anni. Quindi, giro un film su questo tizio di 80 anni, ma il suo pubblico non vuole confrontarsi con il suo eroe a quell'età. E io penso 'mi sta anche bene'. Abbiamo girato il film, ma la domanda che mi pongo è 'come avrebbe potuto rendere felice il pubblico, se tutto ciò che voleva era ricominciare da capo con un nuovo eroe?"
Per James Mangold è stato un onore poter lavorare all'ultimo film della saga cinematografica di Indy, l'unico regista ad aver diretto un film del franchise, oltre a Steven Spielberg. Perciò, assistere al flop della pellicola e alle reazioni deluse dei fan è stato per lui molto difficile da affrontare, visto che considerava Indiana Jones uno degli eroi della sua infanzia:
"E' stata un'esperienza gioiosa, ma ha fatto male perché amo Harrison e volevo che il pubblico lo amasse per quello che era e accettasse che questo fa parte del messaggio che il film vuole raccontare. Le cose finiscono, è parte della vita"