Guardiani della Galassia Vol. 3 - James Gunn rivela il significato della battuta finale di Groot
James Gunn, con un post su Twitter, ha rivelato il significato del finale di Guardiani della Galassia Vol.3 e della battuta pronunciata da Groot. Scopriamo dunque cosa si cela dietro quella decisione. Attenzione: l'articolo contiene SPOILER.

Guardiani della Galassia Vol. 3 - attualmente nelle sale - rappresenta il congedo di James Gunn dai Marvel Studios e dalla "sua" trilogia, costruita mantenendo in bilico costante la personale visione del regista e le esigenze di mercato. Un epilogo ricco di colpi di scena e scene commoventi, alcune delle quali ideate da James Gunn per dire addio e ringraziare non soltanto il cast - divenuto nel tempo la sua seconda famiglia - ma anche i fan, che hanno incorato la trilogia dei Guardiani come "la miglior saga del MCU".
Guardiani della Galassia Vol. 3 - Il significato della battuta finale di Groot
Uno dei momenti più toccanti del cinecomic è sicuramente il finale, durante il quale - per la prima volta - il pubblico comprende una battuta di Groot - incapace di esprimersi con una locuzione che non sia "Io sono Groot". Il bizzaro albero antropomorfo doppiato da Vin Diesel pronuncia infatti la frase "Vi voglio bene ragazzi", comprensibile anche dagli spettatori. A spiegare il perché di questa scelta è stato James Gunn, in un post su Twitter.
I really need this to be true @JamesGunn https://t.co/tA2ge5YHm2
— Fran TGP (@FranTGP) May 5, 2023
La rivelazione del regista rende ancora più profondo e ricco di significato il finale della sua trilogia. Guardano la sequenza, si potrebbe infatti pensare che il dialogo - che trascende i limiti linguistici di Groot - sia soltanto la manifestazione del profondo affetto che nutre per i suoi amici, il quale gli permette di superare le proprie barriere. Gunn, però, ha rivelato che dietro quella frase ci cela un esplicito messaggio nei confronti dei propri fan. Groot, infatti, non pronuncia realmente quelle parole, ma si esprime con il suo solito "Io sono Groot". Ciò che cambia, è dunque la percezione degli spettatori, divenuti parte integrante della famiglia dei Guardiani e quindi in grado di comprendere il ridotto linguaggio del personaggio. Non a caso anche la "nuova" Gamora, incapace di comprendere Groot, riesce a capire cosa intenda realmente solo dopo aver vissuto un'avventura con i Guardiani. James Gunn, con una semplice scena, ha quindi dimostrato quanto sia stato fondamentale per lui il sostegno dei propri fan - i quali sono anche citati esplicitamente nei "ringraziamenti speciali" dei titoli di coda -, da sempre sostenitori di una saga considerata "minore". Con la consapevolezza di essere ufficialmente parte della famiglia di Peter Quill e soci, dire addio ad una trilogia che ci ha accompagnato per dieci anni diventa dunque più "lieve". James Gunn, dal canto suo, ha già affermato che tornerà a collaborare con qualche membro dello storico cast - composto da Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, Vin Diesel, Bradley Cooper e Sean Gunn - in un progetto targato DC Studios - di cui è attualmente co-CEO. Stando poi alla scena mid-credits di Guardiani della Galassia Vol.3, almeno Rocket, Kraglin e Groot pare siano destinati a tornare nel MCU. Almeno con alcuni membri dei Guardiani, sarà dunque solo un arrivederci.