Dune - Parte 2, il regista elogia la trasformazione di Timothée Chalamet
Denis Villeneuve è contento della performance di Timothée Chalamet in Dune - Parte 2 e della trasformazione del personaggio.
Denis Villeneuve è felice della trasformazione di Timothée Chalamet per Dune – Parte 2. Paul, infatti, appare molto diverso dal ragazzo timido e impaurito della prima parte distribuita al cinema nel corso del 2021. Con il suo ritorno sul grande schermo, Paul Atreides rende ben chiare le sue intenzioni: la vendetta è un piatto che va servito freddo ma non per questo meno esplosivo. Mentre nella prima parte del film ha cercato di sfuggire alla profezia dei Fremen, nella seconda Paul beve l’Acqua della Vita cambiando radicalmente atteggiamento, tanto da allontanarsi persino da Chani, la quale fatica a riconoscerlo. E quella trasformazione, così necessaria, è stato anche frutto di un buon lavoro sul set, prontamente riconosciuto dal regista.
Dune – Parte 2, Denis Villeneuve è soddisfatto della trasformazione di Timothée Chalamet
Dune – Parte 2 ha conquistato lo schermo. Apprezzato da pubblico e critica, segue Paul Atreides nel suo schema di vendetta che diventa ancor più concreto dopo aver bevuto l’Acqua della Vita. La trasformazione di Paul è accentuata anche da quella di Timothée Chalamet, a detta del regista, che si è avvicinato con consapevolezza alle vulnerabilità del personaggio nel corso della seconda parte. Ai microfoni di Total Film, Denis Villeneuve ha ammesso di essere molto soddisfatto della trasformazione del suo protagonista:
È stata una gioia pura. Ed ero molto commosso e orgoglioso da come Timothée ha abbracciato il viaggio di Paul. Direi che è arrivato alla seconda parte come un attore diverso rispetto alla prima, dove sentivo che era meno vulnerabile, più con i piedi per terra e sicuro di sé. Naturalmente quando ha fatto la prima parte era anche più giovane. Ed era la sua prima volta in un film di quelle dimensioni. Ha dovuto orientarsi, cercare di trovare i suoi confini e proteggere la sua attenzione. Doveva imparare molto. Nella seconda parte, è arrivato anche con molta più esperienza. Eravamo molto entusiasti di ciò che ci aspettava nel viaggio di Paul e sapevo che Timothée non vedeva l’ora di farlo davanti alla telecamera, sono molto orgoglioso del modo in cui l’ha fatto.
La seconda parte di Dune ha permesso a Villeneuve di rendere omaggio al volere di Frank Herbert. In una precedente intervista, il regista ha spiegato che Herbert rimase deluso dal modo in cui le persone percepivano Paul, come una sorta di eroe, quando invece la sua intenzione era l’opposto. Per correggere questo aspetto, ha quindi scritto Dune Messiah.
Con umiltà, spero che questo adattamento sia più vicino alle intenzioni originali di Frank Herbert... Per farlo ho utilizzato il personaggio di Chani. Le ho assegnato un percorso diverso e l’ho usata per portare una prospettiva diversa alla storia.