Cloverfield: aspettando il sequel, scopriamo da Matt Reeves le ragioni del mostro
Matt Reeves è tornato a parlare del mostro di Cloverfield, il film che lo ha portato al successo. Il regista spiega perché la creatura che distrugge New York sia tanto arrabbiata.
Oltre ad essere un ottimo film, Cloverfield ha permesso a Matt Reeves di diventare oggetto di interesse da parte di Hollywood e di arrivare a dirigere The Batman, il cinecomic con Robert Pattinson. Ancora prima, il nostro si era dedicato agli ultimi due film della nuova trilogia del Pianeta delle Scimmie. Cloverfield è uscito nel 2008 e proprio Reeves ne ha parlato di recente in un'intervista, soffermandosi sul mostro che getta lo scompiglio nella città di New York. Il regista era già entrato in argomento in passato, ma questa volta ha voluto insistere sulle ragioni del comportamento aggressivo della minacciosa creatura.
Le ragioni del mostro di Cloverfield
Rispondendo a un giornalista di SyFy che gli chiedeva se avesse mai immaginato una backstory per il mostro, Matt Reeves ha detto:
Certo che sì, anche perché dovevamo capire come dirigere il mostro, in un certo senso. Dovevamo capire quali emozioni stesse provando. Per me il grande segreto del mostro è che si tratta di un cucciolo in preda all'ansia da separazione. La ragione per cui il mostro dà di matto è perché si è fatto prendere dal panico mentre cercava sua madre. E quindi il mostro è terrorizzato proprio come i personaggi principali, e non c'è niente di più terrificante di un uomo che lotta contro un mostro gigantesco, anche se entrambi sono terrorizzati. È un caos, non va bene. È un aspetto del film di cui abbiamo parlato mentre pensavamo al look del mostro e alla maniera in cui riprenderlo.
Poi Matt Reeves ha parlato della natura del mostro:
È un alieno. Infatti, alla fine del film, vedi il momento in cui arriva sulla Terra. Quando alla fine si vede il girato in cui Rob e Beth sono sulla ruota panoramica, è possibile notare il meteorite che precipita nell'oceano. Si tratta dell'arrivo sulla terra del cucciolo.
Cloverfield: il successo e il sequel che non arriva ancora
Come abbiamo più volte ripetuto, il successo di Cloverfield è dovuto alla scelta di realizzare il film in found footage, e cioè come se fosse il contenuto di un video girato dai protagonisti, in questo caso dei ragazzi. Una simile tecnica ha contribuito a rendere il ritmo convulso e il film caotico al punto giusto. Cloverfield è stato realizzato con un budget piuttosto basso e un altro dei suoi punti di forza è il fatto che la creatura non si vede molto, perché Reeves, tranne che alla fine, preferisce concentrarsi sulle reazioni degli esseri umani.
Circa 2 anni fa vi avevamo parlato di un vero e proprio sequel di Cloverfield (visto che 10 Cloverfield Lane e The Cloverfield Paradox non sono da considerarsi veri e propri seguiti). Come il primo film, il produttore sarebbe stato J.J. Abrams, mentre della sceneggiatura si sarebbe occupato Joe Barton. Su imdb il progetto è ancora legato al nome di quest'ultimo, mentre come regista è indicato Babak Anvari, autore specializzato in horror.