Assassinio a Venezia, Kenneth Branagh: "Dopo vendetta e avidità, ecco il tema del terzo film", un backstage
Kenneth Branagh, regista e interprete di Assassinio a Venezia, ancora nei panni di Hercule Poirot, in una featurette spiega insieme agli attori cosa renda particolare questo suo terzo film basato sui lavori di Agatha Christie.
Sempre in testa al nostro boxoffice, attualmente con un incasso di 2.674.000 euro (fonte Cinetel), Assassinio a Venezia di e con Kenneth Branagh rivede in azione la sua versione di Hercule Poirot, il popolare detective belga ideato da Agatha Christie. In questo breve backstage video che vi mostriamo, in lingua originale, regista e cast commentano le particolarità del terzo capitolo di questa nuova trasposizione di un classico intramontabile. Se non capite l'inglese, vi traduciamo qui in basso qualche loro considerazione.
Kenneth Branagh e Assassinio a Venezia: "C'è qualcosa al di fuori di noi, un Dio?"
Nella featurette di Assassinio a Venezia il suo regista e protagonista Kenneth Branagh spiega: "Agatha Christie era una narratrice incredibile. È la più grande scrittrice di gialli del mondo perché capiva cosa faceva funzionare una detective story. Assassinio sull'Orient Express parlava di vendetta, Assassinio sul Nilo affrontava l'avidità, questo film si chiede se ci sia qualcosa al di fuori di noi, un fantasma o un Dio. Ci creda Poirot o meno, lui e noi finiamo per avere paura." Tina Fey sottolinea l'anima del nuovo racconto: "Non è solo un giallo, il film ha un elemento sovrannaturale che gli dà un'altra chiave di lettura. "Jamie Dornan commenta: "Venezia evoca fantasie cupe. [...] Non sono mai stato su un set così prima, c'è un grande senso di autenticità, emozionerà il pubblico parecchio". Leggi anche Assassinio a Venezia - Kenneth Branagh e i bizzarri metodi per mantenere sul set l'atmosfera horror
