Animazione 2D contro CGI, un documentario racconta la svolta epocale di Hollywood
Quando la Pixar presentò Toy Story nel 1995, il Rinascimento del 2D a mano libera inchiodò, traumatizzando molti nel settore dell'animazione americana, cambiando la storia. Ma ultimamente i due nemici si stanno tendendo la mano... il documentario Pencils vs. Pixels ricostruisce questo rapporto burrascoso.

Ultimamente la CGI sta riaprendo la porta alla grafica a mano libera: la buona vecchia animazione 2D, cacciata fuori dalla porta a metà degli anni Novanta, sta rientrando dalla finestra di un necessario rinnovamento del rendering, come dimostra uno Spider-Man: Across the Spider-Verse o un Tartarughe Ninja: Caos Mutante. Il mese prossimo sarà pubblicato in digitale negli USA il documentario Pencils vs. Pixels, che racconta i due fronti opposti, la rivoluzione di Toy Story nell'industria hollywoodiana dell'animazione.
Pencils vs. Pixels, il trailer del documentario sull'animazione 2D e la CGI
Diretto da Bay Dariz e Phil Earnest, ma coprodotto da un animatore 2D storico del Rinascimento Disney degli anni Novanta, Tom Bancroft, il documentario Pencils vs. Pixels racconta lo shock che l'uscita di Toy Story comportò nel 1995, a Hollywood: fino a quel momento l'animazione 2D classica a mano libera stava vivendo il pieno rinascimento, con grandi successi come Il Re Leone. Ma in quel momento tutto cambiò: Hollywood puntò tutto sulla novità della CGI fotorealistica, e la qualità narrativa Pixar fece il resto. Il "cartone animato" disegnato a mano ridivenne vecchio in pochi anni, finché persino i Walt Disney Animation Studios liquidarono il loro settore 2D, salvo poi riprovare con pipeline produttive esterne a riproporlo, come test del mercato, in esperimenti tipo La principessa e il ranocchio.
Nel documentario si intervistano decine di personalità dell'animazione americana, come Seth McFarlane (I Griffin), Alex Hirsch (Gravity Falls), la leggenda Disney Glen Keane (animatore di Ariel e la Bestia), Pete Docter, John Musker e tanti altri. Al conflitto segue però una realizzazione romantica: non si può fare veramente a meno per sempre del segno a mano libera, i muri stanno cadendo... e la CGI e la matita si stanno incontrando. Il passato lo conosciamo: quale sarà il futuro?