Angelina Jolie criticata da un suo ex ha smesso di cantare: "Ero convinta di non essere in grado"
Angelina Jolie interpreta Maria Callas nel biopic presentato a Venezia e ricorda di aver smesso di cantare tempo fa per via di una critica di un suo ex.
Grazie a Maria, Angelina Jolie ha riscoperto il suo talento canoro. Finora aveva preferito rimuoverlo dalle proprie qualità, poiché influenzata dal parere di un suo ex che aveva criticato la sua voce. Sono trascorsi tanti anni da allora e l’attrice ha ammesso di aver ritrovato fiducia in sé stessa e nella propria voce grazie a Maria Callas, personaggio interpretato nel biopic Maria. Diretto da Pablo Larrain, il film è stato presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2024 e ha alzato la posta in gioco per l’attrice protagonista per via del canto.
Maria, Angelina Jolie ha scoperto di poter cantare di nuovo grazie a questo film
Angelina Jolie è fiera di interpretare Maria Callas. Trattandosi di una famosa cantante lirica, Maria naturalmente nel suo biopic canta e questo è stato il primo, vero scoglio per Angelina Jolie che sin dall’inizio ha condiviso la sua riluttanza. Ai microfoni di The Hollywood Reporter, ha ricordato che in una fase iniziale non era convinta proprio perché, a causa di un suo ex, si era convinta di non saper cantare.
Nella mia vita c’è stato qualcuno che non è stato gentile con me in merito al canto. Era un mio ex. Quindi ho dato per scontato semplicemente di non saper cantare. Ero stata a scuola di teatro, quindi era strano che avesse avuto un effetto su di me. Mi sono semplicemente basata sull’opinione di questa persona. Ho dovuto superare diversi blocchi prima di iniziare a cantare. Ci sono voluti molti mesi di lezioni di canto. Mesi di semplice apprendimento del canto e poi lezioni di italiano, con la voce e tutte quelle cose che fa lei. Cerchi di essere precisa.
L’attrice ha confessato che cantare l’opera implica di dover utilizzare tutto il corpo “il più forte possibile” ed è stato “spaventoso” perché “raramente ci viene chiesto nella vita di essere tutto ciò che possiamo essere o di sentire tutto ciò che sentiamo”. Maria culmina in una performance drammatica al teatro La Scala di Milano e il processo di ripresa in tal senso “è cresciuto e cresciuto sempre più finché non siamo arrivati alla Scala. Tutto puntava lì. E questo avrebbe coinvolto l’intera troupe e il pubblico. Era una cosa così lontana dalla mia comfort zone che ero euforica”.