Alejandro González Iñárritu si scaglia contro i cinecomic: "I supereroi sono delle figure tristi"
Il regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu si è unito al coro dei detrattori dei cinecomic, affermando che il cinema - e il mondo - non ha bisogno di questo tipo di film.
Una nuova voce si è unita al coro dei detrattori dei cinecomic. A prendere parte alla lunga e - apparentemente è interminabile - discussione è stato, in queste ore, il regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu, il quale ha definito i supereroi delle "figure tristi”.
Alejandro González Iñárritu e la feroce critica mossa nei confronti dei cinecomic
Iñárritu è tornato sulla questione durante il BAFTA Tea Party, che ha riunito a Beverly Hills numerosi cineasti e star del cinema. Intervistato da Variety, il regista ha infatti colto l’occasione per dire la sua in merito al successo dei cinecomic:
Vedo eroi ogni giorno. Vedo persone bellissime che attraversano situazioni molto difficili e fanno cose incredibili. E queste sono le persone con cui mi sento in sintonia. Ma questo tipo di eroi con superpoteri, ne abbiamo davvero bisogno? Se avete bisogno di questo, vi manca qualcosa... invece di ammirare ciò che abbiamo, le possibilità che abbiamo...
Non è la prima volta, però, che la mente dietro a cult del calibro di 21 grammi e Babel si scaglia contro il mondo messo in scena dalla Marvel e dalla DC. Nel 2014 aveva infatti affermato che “i cinecomic sono un genocidio culturale”, scatenando la reazione risentita e tagliente di Robert Downey Jr., indimenticato interprete di Iron Man. Sempre nello stesso anno ha poi diretto Birdman (o L'imprevedibile virtù dell'ignoranza), feroce critica alla celebrità effimera raggiunta con pellicole dedicate ai supereroi. Il protagonista, Riggan Thomposn - impersonato da Michael Keaton -, cerca infatti di risollevare la sua carriera - caduta nel dimenticatoio dopo la trilogia di supereroi a cui aveva preso parte - mettendo in scena uno spettacolo teatrale a Broadway. La voce del cinesta messicano si aggiunge quindi a quella dei numerosi registi che hanno criticato questo tipo di film, fra cui spiccano quelle di Martin Scorsese - il primo a rilanciare la polemica in tempi recenti - e di Jane Campion, la quale ha confessato di odiare i cinecomic. L'ultima fatica di Alejandro González Iñárritu, Bardo, la cronaca falsa di alcune verità, è stato rilasciato direttamente in streaming su Neflix. Acclamato dalla critica, il film è stato candidato ad un solo premio Oscar - quello per la miglior fotografia. Il regista, però, nel corso della sua carriera, ha già portato a casa numerose statuette, riuscendo anche nell'impresa di far vincere a Leonardo DiCaprio il suo primo Oscar, per Revenant - Redivivo. Per quanto riguarda la diatriba iniziata da Scorsese, siamo invece convinti che durerà ancora a lungo. Non resta dunque che attendere per scoprire chi sarà il prossimo a criticare aspramente questo tipo di cinema.