Ad Astra, Brad Pitt intervista il vero astronauta Nick Hague nella Stazione Spaziale Internazionale
In collegamento da terra, Pitt ha chiesto quanto sia stata credibile la sua interpretazione di un uomo nello spazio.
Uscirà in 26 settembre nelle nostre sale Ad Astra con Brad Pitt, dove l'attore interpreta un astronauta che parte alla volta di Nettuno per invertire un'imminente apocalisse innestata da suo padre (Tommy Lee Jones) 20 anni prima, in una missione per scoprire forme di vite exraterrestri. L'impegno fisico e psicologico per calarsi nei panni del suo Roy hanno portato Pitt a intervistare Nick Hague, vero astronauta in questo momento sulla Stazione Spaziale Internazionale. Qui in basso potete apprezzare il video ufficiale completo.
"Come ce la siamo cavata con la gravità zero?" ha scherzato Brad. Secondo Nick, l'illusione era ottima, anche se l'astronauta ha ironizzato sulla propria facilità di movimento nella vera gravità zero, se paragonata alla simulazione con cavi e CGI alla quale è stato sottoposto Pitt. Non c'è stato solo spazio per riflessioni sulla performance. Brad è sembrato sinceramente incuriosito da come lassù si riesca a mantenere un ritmo sonno-veglia decente. Hague ha spiegato che la chiave è nella scelta della giusta temperatura di colore delle luci quando ci si avvicina all'ora del sonno e quando ci si sveglia (anche qui sulla Terra si è diffusa questa consapevolezza: riducete la luce blu nei vostri monitor e nei vostri smartphone nell'ora prima di andare a letto?).
Come si può conciliare un ritmo di lavoro stressante con una tale lontananza dalla famiglia e dagli affetti? La tecnologia compensa il trauma, spiega Nick: "Uno dei lussi che penso abbiamo, lavorando nell'orbita terrestre, è la possibilità di facili connessioni". Le videochiamate programmate con la propria famiglia sono all'ordine del giorno, la lontananza è solo fisica, non emotiva.
Pitt ha anche voluto sapere chi a bordo si occupasse di scegliere i brani musicali a sostegno dell'umore. Essendo una stazione spaziale appunto "internazionale", ha spiegato Hague, si fa a turno. Capita di ascoltare musica tradizionale russa a cena, "ti aiuta ad apprezzare il senso di quella internazionalità."
Domanda obbligaroria, retorica e interessata: "Chi è stato più credibile? Clooney [in Gravity, ndr] o Pitt?" Con l'equilibrio e la saggezza di un esploratore professionale dello spazio, Hague ha risposto senza esitazione: "Tu, assolutamente."