A Different Man: la video recensione del film con Sebastian Stan sull'ossessione di un uomo in concorso a Berlino
Un uomo trasforma brutalmente il suo volto, salvo diventare ossessionato da come appariva prima del cambiamento. A Different Man di Aaron Schimberg è presentato in concorso alla Berlinale dopo la prima mondiale al Sundance. La video recensione di Mauro Donzelli.
Edward è un uomo che vive in una New York che vorrebbe accogliesse le sue speranze di una carriera d'attore. Per farlo in pieno decide di sottoporsi a una cura sperimentale e a un'operazione che cambia completamente i suoi lineamenti e gli permette una nuova vita. Presentato in concorso al Festival di Berlino, dopo un passaggio al Sundance, A Different Man è diretto da Aaron Schimberg e presentato dalla casa di produzione più trendy del cinema indie americano, A24.
Coinvolge come protagonisti Sebastian Stan e Renate Reinsve, miglior attrice a Cannes per La persona peggiore del mondo, nel raccontare con ingredienti sovrabbondanti e usati in dosi massicce, senza senso della misura, l'ossessione di un uomo e di una società per le apparenze e la ricerca di un'identità. Maschere indossate e poi rimpiante, condizionamenti che ci spingono a guidicarci senza una dovuta autoanalisi, tanti ingredienti ammassati alla rinfusa in un minestrone superficiale e solo apparentemente "scorretto" o "coraggioso", che affronta tematiche cruciali con presapochismo modaiolo e sconclusionato. Una "versione diversa di thriller", viene definito dal regista, lasciandoci ancora una volta sorpresi.
La nostra video recensione di A Different Man di Mauro Donzelli.