Festival di Venezia: Natalie Portman parla della sua trasformazione in Jackie
L'attrice, nei panni di Jaqueline Kennedy, è la protagonista del film di Pablo Larrain presentato in concorso alla Mostra del Cinema.

Sarà Leone d'oro o sarà Coppa Volpi? Lo scopriremo tra qualche giorno. Quello che sappiamo con certezza è che Jackie è il miglior film visto nel concorso del Festival di Venezia 2016 fino a questo momento, e che tutti parlano di quella di Natalie Portman, che interpreta il ruolo della vedova di JFK, come dell'interpretazione della vita. Rilassata e sorridente, in conferenza stampa l'attrice ha così raccontato il suo approccio al personaggio e le sfide che questo film le ha posto di fronte.
"Con Pablo abbiamo parlato a lungo del fatto che era necessario rendere un ritratto complesso e completo di Jackie, raccontarne tanto pubblico quanto il privato. Eravamo convinti che in molti film e serie televisive non le avessero reso del tutto giustizia. Quando sai che sei un simbolo, quando sai che hai un'immagine presso il grande pubblico, è difficile mantenere la tua umanità, la tua personalità: e la sfida sua e nostra era questa."
"Quello che è successo tra Jackie e il suo prete, la ricostruzione di qui colloqui, è stato il più grande salto nel buio per noi: si trattava dellaparte più intima e segreta della storia che dovevamo raccontare. La perdita di una persona amata comporta sempre la messa in discussione della fede, specie se arriva in maniera così violenta e inaspettata. È stato incredibile lavorare con John Hurt, che interpreta quel ruolo, un’esperienza davvero indimenticabile."
"Non so se sia stato il mio ruolo più difficile, ma sicuramente il più rischioso, perché tutti sanno come parlava, come camminava, tutti hanno un’idea su come fosse Jackie. Non mi sono mai considerata una grande imitatrice, e ho solo cercato di riuscire a essere credibile, mettendo al tempo stesso una parte di me nel personaggio. Ma la vera Jackie è stata davvero una grandissima ispirazione per me."
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