Tutti a scuola, tra i banchi della rassegna Mediaset Infinity, con film selezionati dagli UfoZero2
La scuola, l'insegnamento, i professori, i maestri e gli studenti. Mediaset Infinity propone gratuitamente una selezione di film su questi argomenti, tra i quali scorgiamo diversi lungometraggi italiani di successo. Autori della selezione gli YouTuber UfoZero2.
Sono gli youtuber UfoZero2 gli autori della collection "Tutti a scuola", una selezione / rassegna di film in streaming completamente gratuiti sulla piattaforma Mediaset Infinity, in chiaro. Specialmente gli appassionati di commedie italiane noteranno alcuni titoli piuttosto importanti, legati in qualche maniera al mondo dell'insegnamento, con dinamiche diverse, a seconda dei casi spostate su chi dispensa il sapere o su chi dovrebbe riceverlo... Guarda gratuitamente su Mediaset Infinity i film della collection "Tutti a scuola"
La scuola e Auguri professore
Questa bilogia di lungometraggi, tratti dal lavoro del docente e scrittore Domenico Starnone, vedeva un assai efficace Silvio Orlando alla testa di cast corali. In La scuola (1995) di Daniele Luchetti, il professor Vivaldi (Orlando) cerca disperatamente di salvare dalla bocciatura alcuni alunni difficili, durante gli scrutini nell'ultimo giorno di scuola. Lo distrae la prospettiva che la sua amata professoressa Maiello (Anna Galiena) possa avere un amante, e che si possa trattare dell'algido vicepreside Sperone (Fabrizio Bentivoglio). Tenero, amaro e irresistibile, per alcune gag e per la cronometrica esecuzione del copione da parte di un cast perfetto, La scuola incassò bene e vinse il David di Donatello come miglior film.
Analogo è Auguri professore (1997), che tra l'altro segnò l'esordio alla regia di Riccardo Milani. Orlando qui è il professor Lipari, in crisi col suo lavoro, finché non si ritrova come collega Luisa (Claudia Pandolfi), una sua ex-alunna, con la quale ha in comune un ricordo molto speciale. Ritroverà la voglia di tornare a essere chi fu.
Io speriamo che me la cavo e Noi ce la siamo cavata
Nel 1992 fu la regista Lina Wertmüller a portare sul grande schermo Io speriamo che me la cavo: il bestseller del 1990, firmato dal maestro Marcello d'Orta, ricostruiva uno spaccato di vita di bambini napoletani con famiglie in difficoltà, commuovendo e divertendo nella proposta dei loro temini. Il film impiega Paolo Villaggio in rara versione non comica, raccontando di un maestro che per errore finisce trasferito dalla Liguria a Napoli. Affronta una terza di di bambini vivaci, con una vita che lui stesso forse non avrebbe mai immaginato così complessa.
Noi ce le siamo cavata (2022) invece è un documentario curioso firmato da Giuseppe Marco Albano, dove uno dei bambini che recitarono in quel film, ora l'attore Adriano Pantaleo, decide trent'anni dopo di andare alla ricerca dei "compagni" di allora... per capire come si sono fatti strada nella vita, dopo quella particolare e irripetibile occasione.
Noi siamo infinito
Cambiamo completamente registro con Noi siamo infinito (2012), che Stephen Chbosky ha adattato e diretto a partire dal suo stesso romanzo "Ragazzo da parete". Vi si racconta della difficile situazione del liceale Charlie (Logan Lerman), che sogna di diventare scrittore ma non riesce a legare con nessuno nel primo anno di liceo, segnato anche profondamente dal suicidio del suo migliore amico. A salvarlo dal bullismo e dargli la carica necessaria ad affrontare la vita ci saranno due ragazzi più grandi: la bella Sam (Emma Watson) e il suo fratellastro anticonformista Patrick (Ezra Miller). Chbosky, che ha scritto l'originale romanzo epistolare, ha diretto anche Wonder e il musical Caro Evan Hansen.