Netflix non crede nelle uscite in sala dei suoi film originali: "Il cinema è inefficiente in certi casi", spiega Ted Sarandos
Ospite della Royal Television Society’s a Londra, il co-CEO di Netflix Ted Sarandos ha spiegato perché Netflix non è particolarmente interessata a un passaggio in sala dei suoi film originali: "Possiamo spendere 200 milioni su un film, senza avere bisogno necessariamente di passare dal cinema".
Anche se è in corso uno spostamento su film più rivolti al grande pubblico e meno autoriali, Netflix continua a non badare a spese quando si parla di film originali, come dimostrano gli ultimi Atlas con Jennifer Lopez o la bilogia di Rebel Moon firmata da Zack Snyder. Ospite della convention della Royal Television Society a Londra, il co-CEO Ted Sarandos ha spiegato che questo tipo di investimento non necessita nemmeno del passaggio in sala per essere recuperato. Inseguirlo, a giudicare dalle sue parole, suona quasi come un compromettere l'identità del servizio. Leggi anche Wolfs è solo in streaming per colpa di Fly Me to the Moon? La sfortuna di Apple in sala
Ted Sarandos e la distribuzione al cinema per Netflix: "Inefficiente"
In alcuni casi Netflix ha speso cifre colossali per produrre film originali, degne di blockbuster hollywoodiani, che di norma contano molto sulle sale per recuperare i propri costi, appunto con una combinazione di introiti dal cinema e poi dallo streaming legale, quando si conclude la cosiddetta "finestra" tra uscita in sala e sbarco sulle piattaforme digitali. Naturalmente Netflix è la più potente piattaforma di streaming al mondo, ma quando i budget sono molto alti, potrebbe beneficiare di un passaggio in sala? Per il co-CEO dell'azienda, in realtà no.
Al pubblico non importa proprio niente delle "finestre". Non ne parlano mica a cena. Una cosa particolare di Netflix è che abbiamo un margine di manovra sufficiente. Possiamo spendere 200 milioni di dollari per un film e avere un bacino potenziale di visualizzazioni sufficiente a metterlo su Netflix, senza cercare di recuperare l'investimento nelle sale, che secondo me sono un modo piuttosto inefficente di distribuire alcuni film. [...] Se ti trovi a dover proteggere il tuo settore d'affari, sei bello che morto. Dobbiamo sempre sfidare noi stessi, per far avanzare il nostro settore, a beneficio dei nostri consumatori.