28 giorni dopo: da oggi in streaming su NOW e Prime Video
In coincidenza con l'uscita nelle sale del sequel firmato dalla coppia Danny Boyle / Alex Garland, le due piattaforme inseriscono in catalogo il film che ha segnato la loro prima collaborazione diretta e cambiato per sempre le regole degli zombie movie.

Era l'inizio del millennio, Danny Boyle era già Danny Boyle, e Alex Garland era ancora "solo" l'autore del romanzo da cui il regista aveva appena tratto l'omonimo The Beach. Successe allora che, stabilito un contatto e evidentemente riscontrata una sintonia, Garland propose a Boyle una sceneggiatura: quella di un film di zombie nella quale aveva messo la sua passione per il cinema di Romero così come quella per il videogame Resident Evil, che era il punto di partenza per un film che avrebbe cambiato radicalmente e per sempre le regole di un genere.
Parliamo ovviamente di 28 giorni dopo, anno 2002, il film con protagonista un giovane Cillian Murphy che, dopo un incidente, si risvegliava dal coma in una Londra spettrale e deserta, per poi scoprire che durante quel periodo di incoscienza tutta la Gran Bretagna era stata devastata da un'epidemia virale che tramutava in creature rabbiose, frenetiche e assetate di sangue chi rimaneva contagiato. Dopo una lunga assenza dalle piattaforme, e in coincidenza con l'uscita nei cinema italiani di 28 anni dopo, il primo vero sequel di quel film, che vede nuovamente coinvolti Boyle e Garland come regista e sceneggiatore, 28 giorni dopo torna in streaming: lo potete trovare sia su NOW che su Prime Video (mentre Netflix e Disney+ propongono 28 settimane dopo, il sequel "spurio" diretto da Juan Carlos Fresnadillo nel 2007).
28 giorni dopo: il trailer
Sta a voi decidere se vedere o rivedere 28 giorni dopo prima o dopo essere andati al cinema per 28 anni dopo: come spiegato ampiamente da Boyle, questo sequel appena arrivato nelle sale è pensato per avere una sua vita autonoma rispetto al primo capitolo, e non ci sono quindi nessi di consequenzialità diretti, se non l'idea dell'epidemia del virus della rabbia che è alla base di entrambi i film. Può essere però molto interessante, come abbiamo suggerito nella nostra recensione, andare a vedere come Boyle e Garland abbiano voluto realizzare un sequel che da molti punti di vista pare essere l'opposto di quell'originale che è stato e che rimane un clamoroso successo.
28 anni dopo: il trailer