Mario Adorf

BIOGRAFIA DI MARIO ADORF

Attore. Studia recitazione nell''Accademia Otto Falkenberg' di Monaco e inizia a recitare stabilmente presso il Kammerspiel. Approda al grande schermo con una piccola parte in "08/15"(1953), di Paul May, che segna l'inizio della sua partecipazione a numerosi film tedeschi. Dato il suo aspetto possente, inizialmente, incarna sempre ruoli piuttosto brutali come 'il maniaco sessuale' nel film "Ordine segreto del terzo Reich"(1957), di Robert Siodmak, per il quale riceve il German Film Award 1958 come miglior giovane attore. Da questo momento in poi, la sua carriera diviene internazionale, soprattutto nostrana. Per molto tempo, continua ad interpretare ruoli da duro, dando alla luce, tuttavia, anche personaggi più morbidi, come la figura del 'gigante buono' in "Le dolci signore"(1967) di Luigi Zampa. Tra i molti film da lui interpretati, si ricorda "L'uccello dalle piume di cristallo"(1970), di Dario Argento, ma soprattutto "Il delitto Matteotti"(1973), di Florestano Vancini, dove impersona Mussolini con una straordinaria capacità mimetica. Notevoli sono anche le partecipazioni a "Notte italiana"(1987), film d'esordio del regista Carlo Mazzacurati, e a "I ragazzi di via Panisperna"(1988), di Gianni Amelio. Prende parte anche al progetto velleitario del film "Mio caro dottor Gräsler"(1989) di Roberto Faenza. È molto attivo anche in televisione, sia in Germania che in Italia. Ha partecipato a sceneggiati molto noti, come: "Marco Polo"(1982), "La piovra 4"(1989) e "Fantaghirò 1 e 2"(1991 e 1992). Nel novembre 2006 la trasmissione "Unsere Besten" lo ha proclamato secondo attore tedesco di tutti i tempi alle spalle di Heinz Rühmann. Nel 2007 ha fatto parte della giuria del Festival di Berlino sotto la presidenza del regista Paul Schrader. Ama anche cantare e scrivere, tanto da dare alle stampe alcuni bestseller. Si è sposato due volte.