The Mask ha 30 anni... e doveva essere un horror, il regista lo modificò: "Spiegai che Jim Carrey aveva del potenziale"
A Chuck Russell, tendenzialmente regista horror, fu proposto di adattare il fumetto The Mask nello stesso stile: non voleva una copia di Freddy Krueger... e trasformò completamente il progetto, puntando sull'emergente Jim Carrey, con un budget basso e un gruppo di pazzi all'Industrial Light & Magic.
The Mask - Da zero a mito arrivò nelle sale italiane nel dicembre 1994, dopo aver stupito il boxoffice americano in estate: il film di Chuck Russell, insieme a Ace Ventura - L'acchiappanimali, contribuì in quell'anno a lanciare definitivamente il talento di Jim Carrey, proiettato verso lo star system. Fu anche fondamentale per Cameron Diaz, al suo esordio sul grande schermo. Russell, ospite dell'International Film Festival India a Goa, ha spiegato che a lui, con un curriculum di horror, fu affidata la regia non per caso. The Mask non doveva essere una commedia. Ma proprio lui remò contro... Leggi anche The Mask, Cameron Diaz non era la prima scelta per il ruolo di Tina: chi doveva esserci accanto a Jim Carrey?
Chuck Russell: "La New Line con The Mask voleva un altro film horror scioccante"
The Mask - Da zero a mito del 1994 fu una scommessa del regista Chuck Russell. Realizzato a costo relativamente basso, sui 18 milioni di dollari (di cui 7 per gli effetti visivi), raccolse ben 351.583.400 milioni nel mondo (fonte Boxofficemojo), un piccolo prezioso trionfo e il lancio definitivo della carriera di un già talentuoso Jim Carrey, nonché l'esordio perfetto per Cameron Diaz. Chuck rivendica però di essere stato proprio lui a salvare il progetto, nato dalla New Line con intenzioni ben diverse, tanto che fu affidato a lui, che tendeva a sedersi dietro alla macchina da presa per opere horror. In questo caso fu prezioso avere un regista che decise deliberatamente di uscire dalla propria comfort zone, per servire un attore non ancora star, sul quale aveva deciso di puntare tutto.
Avevo fatto Nightmare 3, avevo amici alla New Line. Poi feci Il fluido che uccide, e la New Line voleva un altro horror scioccante. C'era un fumetto intitolato The Mask, molto terrificante, ma io dissi che sarebbe stato troppo alla Freddy Krueger: "Verrà una schifezza". Era però appena emerso questo tipo, Jim Carrey, nella serie In Living Color. [...] È stata l'unica volta nella mia carriera in cui sia stato molto difficile spiegare agli altri il potenziale di un particolare attore. [...] L'ispirazione fu lui. Portai il copione al punto in cui incarnava ormai Jim Carrey fino al midollo. Dopo che lo lesse, lui mi disse: "Se lo faccio, finirò a fare questo personaggio alle inaugurazioni dei supermercati, quando avrò ottant'anni!" [...]
È un film indipendente a basso budget. Tutte le location di The Mask sono reali, a parte la stanza da letto, quella era in studio, perché dovevamo distruggerla. [...] Avremmo fatto un film rispettando un certo budget, spremendolo il più possibile. [...] Lavorai fianco a fianco col peggiore team dell'Industrial Light & Magic: erano tipo i ragazzini nello scantinato, fecero un lavoro pazzesco, alla fine i caporioni dell'ILM iniziarono a guardare i nostri giornalieri!