Star Wars, George Lucas 'tradito e arrabbiato': perché la Disney ha scartato le sue idee per la trilogia sequel?
George Lucas è rimasto molto deluso dopo aver scoperto che non avrebbe avuto voce in capitolo sulla sceneggiatura della trilogia sequel di Star Wars. J.J. Abrams, regista di Episodio VII, ha svelato perché la Disney ha scartato il concept del papà del franchise.
La trilogia sequel di Star Wars è uno di quegli argomenti in grado di scatenare dispute infinite tra i fans del leggendario franchise. I più l'hanno odiata ma, come in ogni dicotomia che si rispetti, c'è anche chi la difende a spada tratta. Il fatto che George Lucas, com'è noto, non abbia avuto voce in capitolo (malgrado avesse buttato giù un trattamento) ha certamente inciso non poco sulla ricezione dei film usciti tra il 2015 e il 2019. A spiegare la ragione per cui la Disney (che all'epoca appena acquisito la Lucasfilm) ha deciso di andare in una direzione diversa, è stato J.J. Abrams.
Il regista e sceneggiatore di Star Wars: Il risveglio della Forza (2015) e Star Wars: L'ascesa di Skywalker (2019) ha svelato che, anche senza un piano concreto su come continuare la storia, Disney ha deciso di non utilizzare il concept di George Lucas. E, col senno di poi, non si può affermare che sia stata una saggia decisione. Escludere il 'papà' di Star Wars dalla trilogia sequel è stato un gesto forte, così come, per Lucas, lo è stato lasciar andare il franchise che aveva costruito per decenni. Non che non abbia pensato di offrire il proprio contributo, anche in piccolo, ai film con Daisy Ridley e Adam Driver, ma la Disney non gli lasciò alcun raggio d'azione.
Star Wars, perché J.J. Abrams non ha seguito il concept di George Lucas per la trilogia sequel
Nel 2015, in un'intervista con SlashFilm, J.J. Abrams ha raccontato com'è nata la storia di Star Wars: Il Risveglio della Forza. Ha ammesso di essere a conoscenza dell'esistenza di un trattamento di George Lucas, ma ha confermato che lo studio aveva già le idee chiare.
Quando sono entrato a far parte del team, la Disney aveva già deciso che non voleva andare in quella direzione, quindi l'incarico era di partire da zero e raccontare una storia che fosse un continuum.
Quanto avessero in comune i piani originali di Lucas con la storia che abbiamo visto sul grande schermo, il regista non ha saputo quantificarlo. "Si trattava molto di rispondere alle domande: cosa vogliamo provare? Perché stiamo raccontando questa storia? Chi sono i personaggi che hanno un significato o una rilevanza o che ci fanno provare qualcosa?"
Fondamentale in tal senso è stato il contributo di Lawrence Kasdan, sceneggiatore de L'Impero colpisce ancora (1980). L'autore ha lavorato allo script de Il Risveglio della Forza con Abrams e e Michael Arndt. Il primo ha sottolineato come la lunga esperienza dell'autore in materia di 'galassie lontane lontane' abbia avuto un ruolo indispensabile.
Larry ha creato alcune delle battute più grandi di Star Wars, con Yoda e alcune delle grandi sequenze, viveva con Star Wars da decenni. Era il collaboratore dei sogni che diceva: "Dove saremmo ora? Cosa sarebbe successo dai resti dell'Impero? Dov'è ora la Repubblica? Cosa è successo a Han, Leia, Luke e tutti questi personaggi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare?"
La sinergia deve aver funzionato, perché Star Wars: Il Risveglio della Forza, malgrado i sentimenti contrastanti che ha suscitato nei fans, è stato un enorme successo commerciale e ha incassato oltre 2 miliardi di dollari in tutto il mondo.
George Lucas deluso dalla Disney: "Rinunciare a Star Wars è stato doloroso"
Nonostante l'accoglienza favorevole ricevuta da Episodio VII, il CEO della Disney Bob Iger ha rivelato nelle sue memorie The Ride of a Lifetime che George Lucas non ha mai digerito il trattamento ricevuto. Al contrario, si è sentito tradito dai piani che lo studio ha riservato alla trilogia sequel di Star Wars e "si è immediatamente arrabbiato quando hanno iniziato a descrivere la trama e si è reso conto che non avremmo utilizzato una delle storie che aveva presentato durante le trattative".
Iger ha ribadito di non aver mai voluto prendere in giro il regista, per il quale nutre il massimo rispetto. Ritiene di esser stato trasparente e preciso durante il loro primo incontro. Eppure George Lucas, intervistato per il volume The Star Wars Archives Episodes I-III, si è mostrato di tutt'altro parere. Cedere il franchise alla Disney, ha confessato, è stato "molto doloroso".
Ho passato la mia vita a creare Star Wars, 40 anni, e rinunciarvi è stato molto, molto doloroso. Ma è stata la cosa giusta da fare. Pensavo di avere ancora un po' da dire sui tre film successivi perché avevo già iniziato a scriverli, ma hanno deciso che volevano fare qualcos'altro.
I problemi di distribuzione nelle sale e l'ascesa dello streaming sono stati i motivi principali per cui il leggendario autore ha ceduto e i diritti creativi di Star Wars nelle mani della Disney. Anche a noi fans non rimane che rassegnarci, pur con l'amaro in bocca e tanta nostalgia, e accettare con fiducia qualsiasi direzione lo studio faccia prendere in futuro al franchise.