Roger Avary crede alle bufale su Eyes Wide Shut che uno studioso italiano smentisce nel suo nuovo libro
La mitologia su Stanley Kubrick e il complottismo sui suoi film continuano imperterriti: Roger Avary spaccia per vera una delle bufale più clamorose su Eyes Wide Shut. Noi abbiamo l'antidoto: Filippo Ulivieri e il suo ultimo libro, "Sulla luna con Stanley Kubrick".
Il lavoro di debunker, ovvero "smontatore di bufale", oggi, è uno dei più faticosi e ingrati. Da sempre l'uomo trova più affascinante credere alla leggenda che alla verità e così continua a propagarle, nonostante gli sforzi di studiosi seri per spiegare come sono nate e quale sia invece la più prosaica realtà. Uno dei registi più mitizzati, di cui si crede letteralmente tutto, è ovviamente il geniale Stanley Kubrick, e perfino suoi colleghi, illustri o meno, credono nelle fantasie che circolano attorno a lui. L'ultimo in ordine di tempo è Roger Avary, che, ospite con Tarantino nel podcast di Joe Rogen, ha attaccato direttamente la Warner per i presunti tagli fatti ad Eyes Wide Shut prima dell'uscita, avvenuta 4 mesi dopo la morte del regista, quando del film era finito il primo montaggio (ovviamente Kubrick ci avrebbe lavorato fino all'ultimo, come al solito, ma il film era in buona parte finito), adducendo bizzarre motivazioni, che grazie ad uno studioso serio come Filippo Ulivieri, siamo in grado di smentire.
Eyes Wide Shut: le bufale a cui crede Avary
Ad un certo punto Roger Avary ha detto che la versione di Kubrick avrebbe dovuto avere un finale diverso (come faccia a saperlo, con Kubrick fuori dai giochi, non ne abbiamo idea, ndr). In questo ipotetico, assurdo e "vero" finale Tom Cruise e Nicole Kidman avrebbero acconsentito a dare la propria figlia a due uomini che facevano parte di un "culto di pedofili". Questo secondo Avary: "c'è un'intera parte che è stata cancellata nel film, e sono i due uomini che seguono Cruise per tutto il film, che sono sempre sullo sfondo per tutta la durata. Alla fine nella scena finale vediamo Tom Cruise e Nicole Kidman nel negozio di giocattoli quando lei guarda la culla di Rosemary's Baby, e questo è Kubrick che vuole dirci qualcosa, sta arrivando la battuta finale del film, vedi questi due tizi che vanno via con la bambina. La portano via, i genitori l'hanno data al culto pedofilo. Quello doveva succedere alla fine del film". Ma come se non bastasse, Avary rivela che Eyes Wide Shut prevedeva una narrazione in terza persona che la Warner si rifiutò di inserire: ":Voglio dire, lo so da molto tempo, ma ho iniziato a pensarci davvero durante il fine settimana [...] al film manca una narrazione, manca una narrazione in terza persona che era originariamente nel film e questo perché il film è stato rimontato e cambiato dopo la sua morte e loro (la Warner, ndr) lo negheranno". La Warner ha sempre sostenuto che quello uscito era il final cut di Kubrick, e anche Nicole Kidman lo ha confermato, ma Avary è scettico: ."Va bene, a quanto pare l'ha finito. Beh, questa è la linea del partito, ma penso che [la Warner Bros] abbia cambiato le note, i primi piani, gli inserimenti delle note, penso che siano cambiati. Manca una narrazione, manca sicuramente una narrazione in terza persona [...] Non potevano dire che Kubrick aveva finito il film perché non avevano ancora fatto la registrazione del narratore e quindi forse l'hanno semplicemente incollato insieme".
Le bufale su Eyes Wide Shut e su Kubrick smentite nel libro di Filippo Ulivieri
E ora il gran finale. Secondo Avary, quanto segue avvenne in Inghilterra durante una discussione tra Kubrick e i dirigenti della Warner (e anche qui, chi glielo abbia detto non si sa): “C'è un incidente successo quando hanno fatto vedere il film in Inghilterra la prima volta. Persone che erano fuori dal cinema – naturalmente questo mi è stato raccontato – potevano sentire Kubrick che gridava contro i dirigenti e diceva “è il mio film, non potete tagliarlo, cazzo non potete tagliare il mio film!”. E quattro giorni dopo era morto”. Ora, chiunque sa che Kubrick all'interno del sistema hollywoodiano ha sempre goduto della massima libertà e del final cut per i suoi film. Ovviamente, non essendo più tra noi, non può smentire bufale che circolano dalla sua morte. Per fortuna ci ha pensato Filippo Ulivieri, già autore di “Stanley Kubrick e me” e “2001 tra Kubrick e Clarke”, da vent'anni appassionato e studioso serio e accurato di tutto quello che circonda i film e la figura del regista, nel suo godibilissimo libro appena uscito, “Sulla luna con Stanley Kubrick”, a ricostruire, in oltre 400 pagine, le origini del mito e delle leggende (tra cui quelle che vi abbiamo appena riferito), facendo ricorso a documenti originali e interviste per smontare queste inverosimili fandonie.
L'opera di Kubrick, così semplice e allo stesso tempo così complessa, è stata facile preda dei complottisti, il cui principale esponente, ci racconta Ulivieri, è il conduttore radiofonico americano Alex Jones, autore di molte di queste dicerie, poi riprese da vari americani su Reddit e arrivate fino ad oggi. Tra queste il sottotema della pedofilia, i messaggi criptici da illuminato inseriti da Kubrick nei suoi film, la mumerologia e molto altro. Come se non bastasse, molte di queste voci sono state corroborate dalla figlia del regista, Vivian, che, per dirla gentilmente, “non ci sta tanto con la testa” ed ha fatto da cassa di risonanza alle peggiori teorie sul cinema del padre. Per tornare a Jones, come stupirsi di tutto questo se molti come lui vedono Kubrick come un vero e proprio Dio? Nelle sue parole, riportate da Ulivieri, “Kubrick ha reso noti i poteri psichici con Shining, ha denunciato la pedofilia rituale, i sacrifici rituali, il sesso rituale, ha rivelato la resistenza alle intelligenze artificiali prima che gli umani arrivino al prossimo stadio di sviluppo, i passaggi multidimensionali, dinne una... la Rivoluzione Francese, tutto, Kubrick ha smascherato tutto.”
Peccato che nessuno sia ancora riuscito in maniera definitiva a smascherare loro. Anche seva detto che Jones nel frattempo è andato in bancarotta perché giudicato colpevole in un processo per diffamazione. E e secondo lui e quelli come lui Kubrick è morto ammazzato per aver scoperto la risposta a tutte le domande, noi invece siamo convinti che sarebbe meglio studiare i documenti e informarsi sulla realtà dei fatti, anche se ormai è una pratica purtroppo in disuso.
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