Riprese iniziate per La bambina di Chernobyl, opera prima di Massimo Nardin girata e ambientata nelle Marche
Protagonisti de La bambina di Chernobyl sono Vincenzo Pirrotta e Yeva Sai. Il film una produzione Cine1 Italia.

Primo ciak nelle Marche per il progetto La bambina di Chernobyl, esordio alla regia di Massimo Nardin il quale firma anche la sceneggiatura insieme a Luca Caprara. Protagonisti della pellicola sono Vincenzo Pirrotta e la giovane attrice ucraina Yeva Sai. Il film è una produzione CINE1 ITALIA Srl, guidata da Federica Folli e Pete Maggi, e beneficia del contributo della Regione Marche, oltre che del supporto della Fondazione Marche Cultura e della Marche Film Commission, confermando il forte impegno della regione nel promuovere la settima arte e valorizzare il proprio territorio come set naturale. I set saranno allestiti tra Ancona e Ascoli Piceno, coinvolgendo una troupe composta interamente da professionisti marchigiani.
La storia de La bambina di Chernobyl si ambienta ad Ancona durante la notte di Halloween e segue le vicende di Christian (Pirrotta), un pasticciere solitario e malato di diabete, intento a finire una torta nuziale. L’arrivo inaspettato alla sua porta di Nina (Sai), una ragazza ucraina di vent’anni visibilmente scossa, lo costringe ad affrontare un passato mai risolto. Nina è la figlia della “bambina di Chernobyl” che Christian aveva accolto anni prima. Bloccati in casa da un blackout causato da un temporale, i due sono trascinati in un dialogo intimo che li porterà a confrontarsi con segreti sopiti e verità mai dette. La bambina di Chernobyl è descritto come un racconto emotivamente profondo, che esplora con sensibilità temi universali come il ricordo, il rimorso e il bisogno di riconciliazione, intrecciati a un paesaggio narrativo che trova forza e autenticità nel cuore delle Marche.