Tre Manifesti a Ebbing, Missouri segue le tragicomiche vicende di una madre in cerca di giustizia per la figlia, che ingaggia una lotta contro un disordinato branco di poliziotti pigri e incompetenti. Dopo mesi trascorsi senza passi in avanti nelle indagini sull'omicidio di sua figlia, Mildred Hayes (Frances McDormand) decide di prendere in mano la situazione e "rimbeccare" le indolenti forze dell'ordine. Sulla strada che porta in città, la madre furente noleggia tre grandi cartelloni pubblicitari sui quali piazza una serie di messaggi polemici e controversi, rivolti al capo della polizia William Willoughby (Woody Harrelson). Lo stimato sceriffo di Ebbing prova a far ragionare la donna, ma quando viene coinvolto anche il vice Dixon (Sam Rockwell), uomo immaturo dal temperamento violento e aggressivo, la campagna personale di Mildred si trasforma in una battaglia senza esclusione di colpi, calci, schiaffi, morsi, insulti e frasi scurrili.
Presentato in concorso alla settantaquattresima edizione della Mostra del Cinema di Venezia (dove si è aggiudicato il premio per la migliore sceneggiatura), al Festival di Toronto e al Festival di San Sebastian, Tre manifesti a Ebbing, Missouri, in uscita nei cinema in Italia il 18 gennaio 2018, è diretto da Martin McDonagh, rinomato autore teatrale di origini irlandesi approdato al cinema a metà degli anni Duemila e noto ai più per aver diretto In Bruges e 7 psicopatici.
Guardalo subito su Prime Video
Osannato dalla critica internazionale - Rottentomatoes lo ha giudicato "fresh" al 96%, mentre Metacritic gli ha dato un punteggio di 89/100 - il film Tra manifesti a Ebbing, Missouri prende spunto dalle scritte che il regista vide, durante un viaggio in America compiuto circa 18 anni fa, su alcuni cartelloni pubblicitari e che non erano troppo dissimili da quelle di Tre manifesti. In più McDonagh, che aveva raccontato diverse donne tutte d'un pezzo nelle sue pièce, desiderava ardentemente incentrare un film su una figura femminile di grande spessore. Così ha pensato a Mildred e, man mano che costruiva il personaggio e si appassionava alla sua forza e determinazione, nella sua mente la madre indignata dall'incapacità della polizia di trovare il violentatore e l'assassino di sua figlia si andava identificando sempre più con Frances McDormand.
In realtà, la signora Joel Coen e McDonagh si conoscevano già da tre anni e la McDormand era stata fin dal principio la prima scelta del regista. L'attrice, però, sulle prime era scettica. Aveva cinquantotto anni all'epoca e, adorando impersonare donne della sua età, non voleva ringiovanirsi per nessun ruolo. A farle cambiare idea è stato suo marito. E poi la sceneggiatura l'aveva sedotta: più che un copione cinematografico, le sembrava un dramma shakespeariano, la cronaca di un dolore provato da un essere umano non legato né a un ambiente specifico né a un determinato tempo.
Mildred, insomma, era solo una madre che aveva perso una figlia. Lasciandosi guidare dalla sceneggiatura e da McDonagh, l'attrice ha pensato a John Wayne, di cui ha riprodotto le movenze e l'andatura.
Parlando del resto del cast del film, anche Sam Rockwell e Woody Harrelson, che erano stati fra i protagonisti di 7 psicopatici, erano legati al progetto quando questo non era che un'idea. Il regista apprezzava il loro talento e sapeva bene che avrebbero garantito grande credibilità a Tre manifesti a Ebbing, Missouri, in particolare nel passaggio da una prima parte dark a una seconda attraversata da lampi di comicità. Per interpretare al meglio il folle e razzista vice sceriffo Jason Dixon, Rockwell si è ispirato al Travis Bickle di Taxi Driver e ha messo su qualche chilo. Per lui, leggere lo script del film è stato come trovare un regalo sotto l'albero la mattina di Natale.
Quanto ad Harrelson, Martin McDonagh ha giocato con il suo lato tenero, caratteristica che i personaggi folli che vengono solitamente affidati all'attore non lasciano emergere.
Dopo In Bruges e 7 psicopatici, Martin McDonagh fa nuovamente centro. Anzi, migliora. La sua scrittura è precisa e personalissima, mescola la tragedia greca col post-noir, il western con la black comedy, senza mai imitare o assomigliare a nessun altro. Tre manifesti a Ebbing, Missouri funziona per storia, per personaggi, per dialoghi intelligenti, spigolosi e divertenti, per la regia senza sbavature e per le straordinarie interpretazioni di tutto il cast. Diverte, emoziona e fa pensare, il film di McDonagh, tratteggiando così la descrizione di un mondo che è anche il nostro, minacciato da un’anarchia folle e autodistruttiva figlia dell’egoismo, del razzismo, della violenza, dell’ignavia. Non tutto, però, è (ancora) perduto: McDonagh lascia uno spiraglio di porta aperta alla speranza, a una speranza che dipende tutto da noi, dalla nostra voglia di rimetterci in piedi, in gioco, di comprendere e ascoltare. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Leggi la recensione completa di Tre manifesti a Ebbing, Missouri.
Premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Venezia 2017.
Premio del pubblico al San Sebastián International Film Festival 2017 e al Toronto Film Festival 2017.
Vincitore di 4 Golden Globes 2018: Miglior Film Drammatico, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attrice Drammatica per Frances McDormand e Miglior Attore non Protagonista a Sam Rockwell.
Dal Trailer Ufficiale Italiano di Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Mildred Hayes (Frances McDormand): Secondo la legge cos'è che non si può scrivere su un cartellone? Immagino che non si possano scrivere cose diffamatorie e nemmeno "cazzo", "figa" o "pisciare"?!
Red Welby (Caleb Landry Jones): O...ano
Mildred: Tutto a posto, allora!
Red: Lei deve essere la madre di Angela Hayes...
Mildred: Esatto. Sono la madre di Angela Hayes
Gabriella (Malaya Rivera Drew): Mildred Hayes, perché ha messo questi cartelloni?
Mildred: Mia figlia Angela, è stata ammazzata sette mesi fa. La polizia è troppo impegnata a torturare la gente di colore per risolvere un crimine vero
William Willoughby (Woody Harrelson): Farei qualunque cosa per prendere l'assassino di tua figlia, quei cartelloni sono scorretti nei miei confronti!
Mildred: Nel tempo che ci hai messo per venire qui a frignare come una femminuccia, Willoughby, potrebbero aver massacrato un'altra poveretta!
Jason Dixon (Sam Rockwell): Abbiamo ricevuto due denunce per quei cartelloni
Willoughby: Da parte di chi?
Dixon: Una signora con l'occhio strano...
Willoughby: Una signora con un cazzo di occhio strano?!
Dixon: ...e un dentista ciccione
Willoughby: Non è che per caso hai fatto un buchettino col trapano al dentista?!
Mildred: Certo che no
Willoughby: Ah?
Mildred: Ho detto "certo che no"
Padre Montgomery (Nick Searcy): Mi dispiace per Angela, ma la città è contraria a questi cartelloni!
Mildred: Hei, finocchio!
Dixon: Cosa?
Sergente Desk (Zeljko Ivanek): Non devi dire "cosa", Dixon, quando quella ti chiama "finocchio"!
Mildred: Più tieni un caso sotto i riflettori, più probabilità hai di risolverlo
Padre Montgomery: Sai, se tu non avessi smesso di venire in chiesa, avresti un po' più di comprensione per i sentimenti degli altri
Charlie (John Hawkes): Tutta questa rabbia...genera solamente più rabbia!
Gabriella: Tre...due...uno...per quanto i cartelloni siano un triste spettacolo, personalmente spero che questo ponga fine alla strana saga dei tre cartelloni alle porte di Ebbing in Missouri...
Mildred: Non finisce proprio un cazzo, brutta ritardata, questo è solo l'inizio! Manda in onda questo, stronza, sulla tua trasmissione di merda "Buongiorno Missouri"!
Attore | Ruolo |
---|---|
Frances McDormand | Mildred Hayes |
Woody Harrelson | William Willoughby |
Sam Rockwell | Jason Dixon |
Peter Dinklage | James |
John Hawkes | Charlie |
Abbie Cornish | Anne |
Caleb Landry Jones | Red Welby |
Lucas Hedges | Robbie |
Kerry Condon | Pamela |
Zeljko Ivanek | Sergeant Desk |
Amanda Warren | Denise |
Ecco tutti i premi e nomination Oscar 2018
Ecco tutti i premi e nomination Golden Globe 2018
Ecco tutti i premi e nomination Festival di Venezia 2017