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Ricomincio da noi: una commedia sugli over sessanta con un flashmob a Piccadilly Circus

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Gli strepitosi Timothy Spall e Imelda Staunton, già Codaliscia e Dolores Umbridge di Harry Potter, sono protagonisti di un imperdibile feel-god movie.

Ricomincio da noi: una commedia sugli over sessanta con un flashmob a Piccadilly Circus

Ricomincio da noi appartiene orgogliosamente alla sempre più fitta schiera di dramedy che raccontano di vite che ricominciano dopo i 60 anni e soprattutto di nuovi e inaspettati amori. Il film di Richard Loncraine, tuttavia, come leggiamo nella nostra recensione di Ricomincio da noi, è anche un’esaltazione dell'amicizia come antidoto alla malinconia e al tempo che inesorabilmente passa, privandoci della compagnia delle persone care. Inno alla forza delle donne, che non devono vivere della luce riflessa dei loro carismatici mariti e compagni, il film vede protagonisti due attori che hanno in comune due capitoli della saga di Harry Potter (Harry Potter e l'Ordine della Fenice e Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1), dove lui era Codaliscia e lei Dolores Umbridge. Parliamo di Timothy Spall e Imelda Staunton, che non avevano però mai diviso una scena e certo qui hanno un aspetto decisamente diverso. Non ha nulla da invidiare alla loro performance l'interpretazione di Celia Imrie, che fa la parte di una mezza hippie che si gode i piaceri della vita e non potrebbe essere più diversa da sua sorella Sandra (la Staunton), che fugge da un marito traditore che appartiene all'upper class londinese. Ricomincio da noi ha vinto il Premio del pubblico al Palm Springs International Film Festival e, dopo aver totalizzato, nel Regno Unito, un discreto incasso, ha avuto grandi soddisfazioni dall'home video: piazzandosi al secondo posto della classifica dei DVD e dei Blu-ray a poca distanza da The Greatest Showman.

I vecchietti ballerini

Secondo Richard Loncraine, inglese dalla punta dei piedi alla cima dei capelli, gli attori britannici sono infinitamente più bravi di quelli americani. Lo dimostra il fatto che sempre maggiore è la loro partecipazione alle serie tv USA. La scuola british, inoltre, si distingue per una sopraffina formazione teatrale, e si sa che chi ha cominciato facendo Shakespeare può arrivare dappertutto. In Ricomincio da noi, accanto agli ottimi Staunton, Spall e Imrie, ci sono anche ballerini provetti anzi professionisti, questo perché i nostri personaggi fanno parte di un gruppo di ballo che va addirittura a Roma, dove gareggia orgogliosamente, dopo aver passeggiato per il centro e mangiato cartoni su cartoni di pizza al taglio. Ai provini i ballerini si sono presentati in tanti, ma ne sono stati selezionati 15. Molti avevano calcato i palcoscenici di Broadway e del West End londinese. Quasi tutti avevano fra i 50 e i 75 anni di età e si conoscevano fra loro, e una volta alla settimana si vedevano al pub. Ovviamente per loro danzare davanti alla macchina da presa non è stato arduo. La stessa cosa non si può dire per Imelda Staunton e Timothy Spall (Celia Imrie, invece, era anche una ballerina). All'epoca Spall era in Australia e Richard Loncraine ha incaricato una coreografa di insegnargli i passi via FaceTime, ma l'esperimento è riuscito solo per metà. La Staunton, invece, da secchioncella qual’era, ha provato fino allo sfinimento, imparando alla perfezione i passi.

La scena del flashmob a Piccadilly Circus

Anche se né Richard Loncraine né i suoi attori sono dei ragazzini e nessuno è un re dei social, in Ricomincio da noi c'è una cosa modernissima: un flashmob. A bordo di un furgoncino turchese, gli arzilli vecchietti del film, armati di cappellini da Babbo Natale, se ne vanno a Piccadilly Circus dove danzano circondati da una notevole folla. Cominciano con "Rock Around The Clock", per poi passare a "Le Freak C'Est Chic". E’ una sequenza stracolma di persone ( 20 attori, 50 comparse e 600 passanti) e, sullo sfondo, si vede passare un immancabile bus rosso a due piani, simbolo della capitale inglese. C'è spazio anche per ritmi latini, e la dancing queen number one è senza dubbio Imelda Staunton. Richard Loncraine ha raccontato di essersi goduto lo spettacolo da una caffetteria là vicino. Inizialmente la sequenza si sarebbe dovuta girare in una stazione di treni, ma così sarebbe costata una fortuna, 50.000 sterline da pagare anticipatamente alle ferrovie inglesi. "In questo periodo costa meno girare un film a New York" - ha commentato Loncraine. "La Film Commission di New York ti accorda il permesso e puoi girare dove diavolo ti pare, qua non funziona così". La scena del flashmob non sarebbe venuta così bene se non ci fosse stato Ashley Wallen, il coreografo australiano che ha lavorato anche con Kylie Minogue, Robbie Williams e Mariah Carey. La troupe ha girato la sera di una domenica d'inverno, usando diverse macchine da presa e facendo cinque take, per una durata complessiva di 6 ore. L’idea era quella di servirsi il più possibile di piani-sequenza per dare un'impressione di continuità.

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