Rapito: dopo il successo a Cannes Marco Bellocchio e il cast salutano il pubblico in sala a Roma

A 83 anni, Marco Bellocchio sta vivendo una nuova giovinezza artistica. Dopo Esterno Notte, lo dimostra con Rapito, il suo nuovo film passato in concorso al festival di Cannes, accolto benissimo e in procinto di arrivare nelle nostre sale il 25 maggio con 01 Distribution. E proprio a Roma il regista con il cast del film saluterà il pubblico che verrà ad assistere al film. Ecco dove e in che orari.

I cinema di Roma in cui Marco Bellocchio e il cast saluteranno il pubblico

Da Cannes a Roma Marco Bellocchio e il cast del suo ultimo film, Rapito – Paolo Pierobon, Barbara Ronchi, Fausto Russo Alesi, Leonardo Maltese - dopo la presentazione in Concorso al Festival di Cannes con 13 minuti d’applausi salutano il pubblico romano:

Giovedì 25 Maggio: alle 19.00 al Cinema Troisi con introduzione di Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, alle 20.30 al Cinema Eden, alle 21.15 al Cinema Greenwich e alle 21.45 di nuovo al Cinema Troisi;

Venerdì 26 maggio: alle 20.15 al Cinema Giulio Cesare, alle 21.00 al Cinema Quattro Fontane, alle 21.30 al Cinema Barberino, alle 22.15 al Cinema Multisala Lux, al termine dello spettacolo delle 20;

Domenica 28 Maggio: alle 18.30 al Cinema Caravaggio, alle 19.30 al Cinema Adriano, alle 20.30 al Cinema Farnese al termine dello spettacolo delle 18.15.

Rapito: il cast e la trama

Il film è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale ed è nterpretato da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni. Completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi. Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un'educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall'opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.