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Psyco: il capolavoro di Alfred Hitchcock usciva 65 anni fa... e imponeva al pubblico una regola ferrea!

Il film più famoso del maestro del brivido compie 65 anni... ed è terrificante come allora. Psyco uscì il 17 giugno 1960 ed è ampiamente considerato uno dei titoli migliori nell'illustre filmografia di Alfred Hitchcock. Il regista impose una condizione particolare ma unica per l'uscita del film, che causò lunghe file fuori dai cinema.

Psyco: il capolavoro di Alfred Hitchcock usciva 65 anni fa... e imponeva al pubblico una regola ferrea!

Alfred Hitchcock è stato un gigante del cinema e la sua eredità risuona forte e chiara ancora oggi. Il leggendario regista ha riscritto il concetto di suspance e, grazie al suo stile visivo unico e geniale, si è guadagnato il titolo di Maestro del Brivido. I suoi capolavori hanno tenuto per decenni il pubblico sul filo della tensione, introducendo rivoluzionarie innovazioni tematiche e stilistiche. Molti dei suoi film sono diventati classici di culto e, tra questi, c'è Psyco.

L'horror thriller con Anthony Perkins e Janet Leigh usciva nelle sale di New York il 17 giugno 1960, scrivendo una pagina sovversiva ed entusiasmante di storia del cinema. La scena dell'omicidio sotto la doccia è una delle più famose della storia del cinema, così come l'ambiguo sorriso di Norman Bates (Perkins) nella scena finale. Per l'epoca, inoltre, un film in cui la protagonista moriva a metà film era qualcosa di mai visto prima, confermando l'impareggiabile ardore di Alfred Hitchcock nell'osare ed innovare.

Il film, che continua a ispirare ogni nuova generazione di registi, è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Robert Bloch datato 1959, e rimane una delle opere più influenti di Hitchcock. Psyco è stato un enorme successo commerciale: a fronte di un modesto budget di 807.000 dollari, ha incassato 32 milioni di dollari soltanto con la prima proiezione. Un risultato impressionante, considerando tutti i paletti che vigevano all'epoca sulle scene di sesso e violenza nei film mainstream. Il cult ha anche fatto guadagnare a Hitchcock una nomination all'Oscar come miglior regista e cela un'infinità di retroscena e curiosità di ogni tipo. In occasione del 65esimo anniversario, vogliamo approfondirne una molto particolare.



Alfred Hitchcock fece uscire Psycho ad un'unica condizione

Psyco non uscì negli Stati Uniti lo stesso giorno, come accade normalmente per ogni nuovo film. Debuttò al DeMille Theatre e al Baronet Theatre di New York il 16 giugno 1960. La sua distribuzione fu poi gradualmente estesa ad altre zone di New York prima di espandersi a livello nazionale. Sebbene un'uscita così scaglionata fosse comune per i film dell'epoca, il thriller di Hitchcock arrivò nelle sale con una condizione insolita e unica.

Secondo diverse fonti autorevoli, il film uscì con una regola ferrea: "vietato l'ingresso dopo l'inizio delle riprese". Nonostante la riluttanza dei proprietari dei cinema, il regista non sentì ragioni. Nessuno spettatore sarebbe stato ammesso in sala dopo l'inizio della proiezione. Questa regola si trasformò in un'irresistibile pubblicità per il film, generando lunghissime file di puntualissimi spettatori in attesa fuori dalle sale.

Alcuni film horror spaventano, ma Psyco ha ribaltato la sceneggiatura e riscritto definitivamente le regole del genere. Fino a quel momento, i film horror erano solitamente ambientati in cimiteri nebbiosi, popolati da cattivi spettrali. Con Hitchcock, è arrivato Norman Bates: un innocuo e impeccabile direttore di motel che nasconde qualcosa di molto sinistro dietro le apparenze. Psyco non prova nemmeno a giocare pulito. Uccide la presunta protagonista a metà film in una scena agghiacciante e brutale, che gli spettatori degli Anni Sessanta non si aspettavano. Quel momento, unito alla colonna sonora incredibilmente inquietante, rese il film diverso da qualsiasi altro non solo dell'epoca, ma di sempre.

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La paura in Psycho non deriva dai mostri, ma dal disturbo mentale e dal trauma. Norman Bates non è un villain sopra le righe e grottesco: è pacato ed educato, persino affascinante. A rendere il tutto ancor più efficace è che il personaggio fosse ispirato a un vero assassino, Ed Gein, i cui efferati crimini sconvolsero la nazione. Alfred Hitchcock era sempre stato attratto dall'idea che l'orrore potesse nascondersi sotto ai nostri occhi, e in Psyco si affidò completamente a quell'idea.

È interessante anche il modo in cui Hitchcock lo girò. Lo finanziò di tasca sua e girò con la sua troupe televisiva per ridurre i costi, il che diede al film un'aria più ruvida e cruda, perfetta per la storia. Inizialmente la critica fu divisa, ma il pubblico reagì immediatamente, cambiando radicalmente il modo in cui le persone guardavano all'horror. Psycho ha lasciato un'impronta indelebile sul genere e sulla narrazione cinematografica in generale. Quasi ogni slasher e thriller psicologico successivo deve qualcosa all'eredità di questo film. Dopo la scomparsa di Hitchcock nel 1980, furono prodotti diversi sequel, con Perkins che riprese il ruolo di Norman Bates senza tuttavia mai eguagliare il fascino dell'originale. Gus Van Sant diresse un remake flop nel 1998, che fu un fiasco al botteghino, ribadendo l'irraggiungibilità dell'originale del 1960.

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