News Cinema

"Per realizzare un sogno devi condividerlo": Gianluca Manzetti e Luca Zunic presentano Dedalus

Il thriller incrocia il film di vendetta in Dedalus, film targato Eagle Pictures che fa parte della selezione del Noir in Festival 2024. Abbiamo incontrato il regista Gianluca Manzetti e Luca Zunic, che è uno dei protagonisti.

"Per realizzare un sogno devi condividerlo": Gianluca Manzetti e Luca Zunic presentano Dedalus

Possono delle web star o degli influencer finire in un film noir o anche in un thriller, un horror o un film di fantascienza distopica? Possono eccome, perché i social media, croce e delizia della nostra contemporaneità e ormai di tutte le generazioni, sono davvero un serbatoio di spunti narrativi.
Nel secondo lungometraggio di Gianluca Manzetti, che si intitola Dedalus, il thriller si incrocia con il revenge movie quando 6 content creator vengono invitati a partecipare a uno strano contest chiamato Dedalus che si svolge in un castello. Osannati dalla rete, potranno guadagnare o perdere follower, oltre a vincere una discreta somma di denaro, se supereranno tre prove, incalzati da un game master impersonato da Gianmarco Tognazzi.

Dedalus è uno dei titoli del concorso del Noir in Festival 2024 e arriverà nelle sale italiane distribuito da Eagle Pictures. Ad accompagnarlo a Milano (sede del Noir) sono stati il regista e uno dei protagonisti, e cioè Luca Zunic. Volentieri li abbiamo intervistati, scoprendo immediatamente che il titolo del film non fa riferimento al Dedalo della mitologia greca ma nasce dall'idea di dare alla gara un'accezione quasi primordiale. Sappiamo bene che Gianluca Manzetti si è trovato a trasformare in immagini una sceneggiatura di Vincenzo Alfieri, Nicola Barnaba, Roberto Cipullo e Francesco Maria Dominedò, ma abbiamo notato che la sua impronta è ben visibile. A tal proposito il regista ci racconta che, prima di cominciare la lavorazione, ha messo in chiaro il modo in cui desiderava procedere: "Per me era importante non rendere troppo fredda, asettica e moderna l'ambientazione, altrimenti avremmo corso il rischio di scimmiottare il cinema oltreoceano. Ho fatto un'opera di convincimento sui miei collaboratori per avere una location italiana e, con mia grande gioia, abbiamo girato a San Gregorio Da Sassola, che poi è il paese in cui ha vissuto per diversi anni Andrej Tarkovskij".

Manzetti ci spiega di essere prima di tutto un cinefilo, e quindi viene spontaneo domandargli se abbia preso spunto da qualche film a lui particolarmente caro o da una serie tv: "Molto di ciò che ho fatto fino a questo momento ha avuto delle ovvie influenze da parte di altri film del passato. La cosa che invece mi ha sorpreso di Dedalus è che non ho avuto grandi reference, anche se qualcuno potrebbe parlare di Squid Game o de L'enigmista. In realtà ho speso più di un anno non a rivedere film ma a guardare reel, a scrollare e a sporcarmi un po’ le mani su Internet insieme al cast. Ho coinvolto in queste ricerche anche parte della troupe e il montatore, perché in certe scene ho cercato di trovare una sorta di ritmo social, e infatti, anche se dura 1h e mezza, il film è molto ricco di situazioni e di svolte, di cambi di pagina e di registro, per cui, in qualche modo, chi guarda viene preso a schiaffi proprio come accade quando si va su un social. Quindi la più grande ispirazione è arrivata da Instagram, TikTok e così via, e da una serie di personaggi, soprattutto calciatori. Con Matilde Gioli, che interpreta una bellissima ragazza di nome Linda, abbiamo studiato delle OnlyFans girl molto popolari. In realtà un film che mi ha aiutato a prepararmi per Dedalus c'è, ed è Alien. Prima di andare sul set avevo paura di non saper gestire spazi molto angusti. Nel film ci sono infatti sequenze molto lunghe in ambienti chiusi e, per capire come dare vitalità a quelle scene, ho tenuto conto della lezione del film di Ridley Scott".

Abbiamo già detto che uno dei temi forti del film è il ruolo sempre più centrale che stanno assumendo i social. Manzetti ci tiene a dire che non voleva in alcun modo essere retorico o moralista: "Credo che riuscire a capire e a definire quello che sta accadendo e accadrà con i social sia molto difficile, però penso che questa realtà virtuale stia assumendo e abbia già assunto un'importanza quasi religiosa per tante persone, che sono convinte che, se non sei sui social, significa che non esisti. Per loro l'unico modo per realizzare un sogno è condividerlo. Questa mentalità fa sì che la 'vita fisica' occupi sempre meno spazio nel nostro mondo. Perfino la mia generazione, nata agli inizi degli anni '90, rifugge gli incontri vis à vis, e quando, all'indomani del Covid, si sono tolti la mascherina, molti si sono sentiti smarriti senza quella protezione".

In Dedalus Luca Zunic interpreta una giovane stella del calcio che, a causa di un infortunio, teme di diventare presto un signor nessuno. Del suo personaggio l'attore spiega: "Si tratta di un individuo che, grazie al calcio, si ritrova in età giovanissima ad avere tutto, quindi soldi, fama e successo, e questo lo porta a condurre un'esistenza quasi superficiale, una vita annoiata in cui non apprezza più le piccole cose e si sente superiore agli altri, e questo perché secondo lui gli altri gli sono amici solo per i suoi soldi".
Al contrario del suo personaggio, Zunic non è attratto dal successo: "Negli anni qualche riconoscimento è arrivato, e ovviamente mi ha fatto piacere, ma troppi complimenti ammazzano l’artisticità, e io faccio fatica a credere fino in fondo a un attore che pensa solo alla notorietà".

Da ragazzo nato negli anni Duemila, Luca Zunic è piuttosto attivo sui social: “Ho Instagram, Facebook e TikTok, però mi piace utilizzarli per lavoro e non per far sapere agli altri dove vado in vacanza. Inoltre so bene quanto possano essere pericolosi anche per un attore. Ci sono i cosiddetti leoni da tastiera che insultano, odiano e con le parole possono fare male come con un coltello o una pistola.
Attore scrupoloso che si prepara con cura prima di andare sul set, Luca ama anche essere spiazzato, magari da un collega che cambia una battuta. Per lui la recitazione è una questione di vita o di morte, e anche un potente balsamo contro le preoccupazioni: “A volte mi capita di soffrire di ansia e non so quale sia la causa. In passato mi è successo spesso e devo riconoscere che fare questo lavoro mi ha aiutato tantissimo”.

La piacevole chiacchierata con Gianluca Manzetti e Luca Zunic si conclude con una riflessione del primo sul significato del film: "In Dedalus c'è una frase, 'il male genera male', che per me ha assunto la forma di un mantra che mi accompagnava ogni giorno, soprattutto perché sottintendeva un altro concetto, e cioè che il bene genera altro bene. Ho sempre considerato questo film come un invito ad amarci, coltivando l’empatia e la gentilezza".

Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
HODTV
  • Giornalista specializzata in interviste
  • Appassionata di cinema italiano e commedie sentimentali
Suggerisci una correzione per l'articolo