Oltre la notte, Diane Kruger: "Il mio primo film in tedesco da protagonista"
Il crudo Oltre la notte di Fatih Akin concesse finalmente a Diane Kruger la possibilità di recitare in tedesco, in un film controverso.
- Oltre la notte, Diane Kruger torna in Germania e recita in tedesco
- Oltre la notte, Diane Kruger miglior attrice a Cannes
- Oltre la notte, la minaccia del neonazismo
Oltre la notte (2017) di Fatih Akin con Diane Kruger è un durissimo film di vendetta, con tema il terrorismo di matrice razzista in Germania: Diane vi interpreta Katja, che perde il marito Nuri e il figlio Rocco in un attentato neonazista. Almeno, lei è convinta di questo, però le autorità hanno difficoltà ad ammetterlo: quando due esponenti di estrema destra verranno arrestati, processati ma scagionati per mancanza di prove, Katja deciderà di farsi giustizia da sola. Oltre la notte è stato un film particolarmente importante nella carriera di Diane Kruger, che molti ricorderanno nel Mistero dei Templari o Bastardi senza gloria. Vediamo perché, selezionando dichiarazioni del regista e della star da interviste rilasciate a Goldderby, Dujour, Afterbuzz e NPR.org.
Oltre la notte, Diane Kruger torna in Germania e recita in tedesco
Nata ad Algermissen nel 1976, Diane Kruger fino a Oltre la notte non aveva curiosamente mai recitato nella sua lingua madre, il tedesco. Modella prima, attrice dopo, si era trovata trasportata in un contesto internazionale, eppure proprio la Germania non l'aveva mai vista recitare. Ecco i suoi sentimenti.
Quando mi è arrivato il copione mi sono chiesta: ma perché sta pensando a me? Chiaramente non è il tipo di cosa che mi offrono sempre. Avevo davvero paura sia del ruolo sia del tornare a casa. Avevo cominciato proprio a sentirmi un po' straniera in Germania.[...]
E' sempre stato il mio sogno poter lavorare in lingue diverse e in cinematografie differenti, in diverse famiglie cinematografiche. Credo che a volte abbia giocato a mio vantaggio perché la gente non sa davvero cosa io sia, americana o europea.
Oltre la notte, Diane Kruger miglior attrice a Cannes
Diane Kruger in Oltre la notte è stata premiata a Cannes come miglior attrice nel 2017. Una grande soddisfazione, dopo una preparazione lunga e particolarmente impegnativa sul piano emotivo.
Non ero sicura di avere la capacità di ritrarre questo personaggio in modo veritiero, non essendo io stessa una madre. Ho cominciato a frequentare gruppi di aiuto, senza rendermi conto in quel momento di quanto mi avrebbe toccata. Una cosa che mi ha cambiato la vita, perché col passare dei mesi e delle settimane, ascoltavo e sentivo il loro dolore, vedevo i vari stadi del lutto che attraversavano, quel dolore inspiegabile negli occhi di tante persone. Non lo dimenticherò mai e ha cominciato a perseguitarmi, la notte non riuscivo a pensare ad altro. Ho sentito una grande responsabilità, quando abbiamo iniziato a girare sentivo d'esser pronta.
Anche Fatih Akin è rimasto colpito dalla dedizione di Diane.
E' molto concentrata, recita senza paura. Avevo un pregiudizio: siccome è un'ex-modella, mi aspettavo che sarebbe stata molto più spaventata nel recitare, che avrei dovuto guidarla di più, ma non è stato così. Sembrava non aver paura di nulla.
Oltre la notte, la minaccia del neonazismo
Abbracciando lutto, rabbia e vendetta, Oltre la notte ha fatto parecchio discutere. L'autore Fatih Akin, nato ad Amburgo da genitori turchi, ha spiegato cosa l'abbia spinto a creare una storia così estrema.
Ogni volta che c'è un attacco razzista in Germania, magari perpetrato da neonazisti, ho sempre la sensazione che stiano attaccando me nello specifico. Ci sono forze nel mio paese che mi ucciderebbero solo perché ho i capelli scuri e gli occhi marroni. Non ha senso.
Diane Kruger ha visto nell'esposizione del problema un'altra parte della sua responsabilità, d'artista e di cittadina tedesca.
Ricordo che negli anni Novanta c'erano gli skinhead... proprio visivamente, erano diversi. Erano orgogliosi di tagliarsi i capelli in un certo modo, di vestirsi in un certo modo. Ora invece sembrano... come voi e me. Non li riconosci, il che li rende ancora più pericolosi. Come tedesca, mi vergogno del fatto che questo esista ancora, specialmente nel nostro paese.