Non solo Strange World - I 5 insuccessi commerciali del 2022
Deadline ha pubblicato la classifica dei 5 più grandi flop del 2022, i quali non sono riusciti a rientrare dei costi di produzione. Fra film d'animazione ed epopee autoriali, scopriamo quindi i 5 film finiti nella ben poco gloriosa classifica.
Nelle scorse ore, Deadline ha pubblicato la top 5 di cui nessuno vorrebbe far parte, ovvero quella incentrata sui 5 flop cinematografici della scorsa stagione. La classifica - che si basa meramente su un punto di vista commerciale, calibrando costi di produzione ed incassi ottenuti - premia, per il 2022, il film Disney Strange World - Un mondo misterioso, che fa le spese di una pessima campagna promozionale e dell'arrivo, a poco più di un mese dall'uscita, su Disney+.
Strange World e gli altri flop commerciali del 2022
Dalla classifica pubblicata da Deadline emergono due tendenze chiare: lo scarso appeal dei nuovi progetti animati - di solito una famiglia preferisce infatti aspettare l'uscita su Disney+ ed ammortizzare i costi dei biglietti - e l'insuccesso del cinema autoriale, fatto di grandi storie e di grandi cast corali, epoepe di epoche passate che si scontrano e si disperdono in mezzo ad una marea di prolifici blockbuster. Al 1° posto, come accennato, troviamo quindi Strange World - Un mondo misterioso, che ha registrato una perdita clamorosa di 153 milioni di dollari. Nonostante il rilascio nel prolifico weekend del Ringraziamento - che negli Stati Uniti dura ben 5 giorni -, il 61° classico Disney ha infatti debuttato al box office con ben 18,8 milioni di dollari di incasso, per poi perdere appeal nelle settimane successive. L'uscita in streaming appena un mese dopo, il 23 dicembre, ha poi definitivamente spianato la strada al flop commerciale. Un primo posto, del resto, abbastanza scontato, seguito da titoli meno prevedibili.
Al 2° posto troviamo infatti Amsterdam, epopea dal cast all star targata David O. Russell - approdata su Disney+ a pochi mesi dall'uscita in sala, come parte del catalogo 20th Century Studios. Nonostante la presenza di attori del calibro di Christian Bale, John David Washington, Margot Robbie, Anya Taylor-Joy, Rami Malek e Zoe Saldana, la pellicola non è riuscita ad attirare in sala il numero di spettatori necessari a rientrare nelle spese di budget - stimato fra i 50 e gli 80 milioni di dollari -, generando una perdita di circa 108 milioni. A nulla è quindi servito l'impegno del cast, il quale ha accettato interamente un cachet più basso - ad eccezione di Christian Bale. Al 3° e 4° posto troviamo poi Lightyear - La vera storia di Buzz - incapace di trovare un proprio pubblico di riferimento ed approdato troppo presto su Disney+ - con una perdita di 106 milioni e Sulle ali dell'onore (Devotion), war movie tipicamente americano con Glenn Powell e Jonathan Majors, distribuito a livello internazionale direttamente in home video - la perdita stimata, per Black Label\Sony, è di 89 milioni. Al 5° posto troviamo infine un kolossal d'altri tempi, Babylon. Diretto da Damien Chazelle e candidato a tre premi Oscar, l'atto d'amore del regista alla Hollywood degli anni '20 non ha convinto il pubblico, allontanato dalle troppe recensioni negative e dalla spietata concorrenza della stagione dei premi. Anche in questo caso, il cast all star - in cui spiccano Margot Robbie, Brad Pitt e Diego Calva, non ha salvato la produzione dal disastro - la perdita, per Paramount Pictures, è stata di 87 milioni. Una classifica variegata e per certi versi inaspettata, che restituisce però il quadro dell'industria hollywoodiana contemporanea.