Mamma ho perso l'aereo, Joe Pesci e i ricordi del dolore fisico
Joe Pesci ha ricordato i momenti più difficili ma anche le dinamiche sul set di Mamma ho perso l'aereo e Mamma ho riperso l'aereo, i classici natalizi con il suo "socio" Daniel Stern e Macaulay Culkin.

Ci si avvicina al Natale ed è impossibile non ricordare due classici come Mamma ho perso l'aereo (1990) e Mamma ho riperso l'aereo (1992), interpretati da Macaulay Culkin, diretti da Chris Columbus, scritti da John Hughes: elemento fondamentale del successo dei due film fu la coppia Joe Pesci e Daniel Stern, nei panni dei ladri Harry e Marv, vessati da Kevin con trappole sadiche. Un set davvero curioso, ricordato da Joe Pesci a People per il trentennale del secondo capitolo. Leggi anche Chris Columbus contro il reboot di Mamma, ho perso l’aereo: "E' una perdita di tempo"
Joe Pesci: "Ustioni serie sulla testa, oltre a bernoccoli e lividi"
È buffo pensare che Joe Pesci si fosse cimentato col suo ladro Harry di Mamma ho perso l'aereo e Mamma ho riperso l'aereo nello stesso periodo di Quei bravi ragazzi: non bisogna però dimenticare che in quegli anni Joe era già apparso in Arma letale 2 e avrebbe interpretato Mio cugino Vincenzo, perciò la commedia non gli era affatto aliena, anzi. Un conto però è la commedia parlata, un conto è lo slapstick, la comicità fisica con cascatoni e botte da orbi, come Pesci capì rapidamente sul set, un set comunque particolare per il rapporto avuto con il piccolo attore protagonista...
A parte i bernoccoli, i lividi e i dolori generali che ti aspetti e associ a quel particolare tipo di umorismo fisico, ebbi ustioni serie sulla cima della testa durante la scena in cui il cappello di Harry va a fuoco. Ero abbastanza fortunato da avere controfigure professionali per fare le acrobazie vere, quelle più pesanti. [...] Mi ricordo che Macaulay era un ragazzino molto dolce e già molto professionale per la sua età. Volutamente limitai le mie interazioni con lui, per preservare la dinamica tra il suo personaggio, Kevin, e il mio Harry. Non volevo che sullo schermo s'intuisse che fossimo in rapporti amichevoli. Volevo mantenere l'integrità del loro rapporto antagonistico.
Naturalmente, come sempre accade in questi casi, è stato chiesto a Pesci se parteciperebbe a un sequel: dopo il doveroso "mai dire mai", Joe aggiunge però che, dopo trent'anni, sarebbe difficile replicare l'innocenza semplice di quei film, in un mondo che è del tutto cambiato in "atteggiamenti e priorità".