Le leggi del desiderio: per il life-coach Silvio Muccino l'unica regola è credere nei sentimenti
Il film uscirà nelle sale giovedì 26 febbraio
Dopo Parlami d'amore e Un altro mondo, e soprattutto dopo quattro lunghi anni non d'inattività ma di attesa di una nuova e folgorante ispirazione, Silvio Muccino è tornato dietro alla macchina da presa con Le leggi del desiderio.
Più sereno rispetto all’ultima volta che lo abbiamo incontrato e desideroso di mettersi in gioco attraverso i modi e i toni della commedia, l'attore-regista si è inventato il personaggio di un trainer motivazionale per parlare di ansia di visibilità e di un'Italia che - come gli Stati Uniti – tende a dividere sempre più l'umanità in vincenti e perdenti. "Sono arrivato a questa storia lentamente" - ha raccontato Muccino durante la conferenza stampa de Le leggi del desiderio. "Un anno e mezzo fa io e Carla Vangelista stavamo lavorando a una commedia sentimentale e ci mancava un aggancio alla realtà di oggi. Un giorno Carla ha visto su youtube un video di Anthony Robbins, un trainer motivazionale che è stato per esempio il life-coach di Bill Clinton e di Donald Trump. Quella figura mi è sembrata subito il collegamento con la nostra contemporaneità, il figlio fortunato della crisi, il depositario di tutte le risposte e dei segreti per raggiungere il successo. Con Carla siamo partiti da questo personaggio e anche da una domanda: dove finisce la maschera e dove comincia la sincerità, la vita vera? Volevo fare un film romantico, positivo, pieno di speranza. Io la speranza la vedo solo nei sentimenti".
Le Leggi del desiderio è interpretato anche da Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris e Luca Ward. Prima della conferenza stampa, si sono lasciati immortalare insieme al regista durante il photocall. A fotografarli c'eravamo anche noi.