L'orto americano: ecco il trailer del nuovo horror gotico di Pupi Avati
A 86 anni, Pupi Avati non abbandona l'horror e regala L'orto americano, tratto dal suo omonimo romanzo, a tutti gli appassionati. Ecco il trailer del film, al cinema dal 6 marzo.

Se c'è una cosa che abbiamo sempre apprezzato di un regista autore come Pupi Avati, è il suo spaziare tra temi in apparenza agli antipodi tra di loro, che hanno prodotto film molto diversi sia pure legati da un filo comune (l'amore, l'amicizia, il tempo, la spiritualità). II regista e scrittore bolognese è inoltre uno dei pochi autori di successo che non ha mai disdegnato l'horror, a cui ha saputo fornire un'impronta personale col cosiddetto gotico padano (anche titolo di un film documentario su La casa dalle finestre che ridono, che speriamo veda prima o poi la luce). L'orto americano è l'ultima incursione in ordine di tempo di Avati nel genere, ambientato a metà tra l'Iowa di Bix Beiderbecke e Il Nascondiglio e la provincia padana. Il film è tratto dal suo romanzo omonimo del 2023 ed ha un cast importante al cui centro c'è Filippo Scotti. Ecco il trailer de L'orto Americano, che arriverà al cinema il 6 marzo con 01 Distribution.
L'orto americano: la trama e gli interpreti
L'orto americano è stato il film di chiusura della 81a Mostra del Cinema di Venezia, ed è Interpretato da Filippo Scotti, Roberto De Francesco, Armando De Ceccon, Chiara Caselli, Rita Tushingham, Massimo Bonetti, Morena Gentile, Mildred Gustafsson e Romano Reggiani. E' una produzione Duea Film, Minerva Pictures con Rai Cinema, prodotto da Antonio Avati, Gianluca Curti e Santo Versace. Questa la trama:
Durante il periodo della Liberazione a Bologna, un giovane tormentato con il sogno di diventare scrittore si innamora perdutamente di una infermiera dell’esercito americano che ha visto una sola volta. Un anno dopo si trasferisce nel cuore del Mid West negli Stati Uniti dove si trova a vivere accanto ad un’anziana madre afflitta dalla misteriosa scomparsa della figlia e le loro case sono separate da un inquietante orto abbandonato. Il giovane intraprende così la ricerca della ragazza, che lo trascinerà in un incubo sempre più oscuro, fino a un sorprendente epilogo in Italia.
Pupi Avati dice sul film: "Ancora una volta affrontiamo il genere ‘gotico’, in questo caso non solo confermando quei luoghi della nostra regione che sono risultati così significativi, ma allargandoci per la prima parte del racconto a quell’America rurale che è del tutto simile alla nostra Emilia-Romagna”.