Il nostro addio a Riccardo Cialfi: ci lascia improvvisamente il direttore di Coming Soon Service
Giunge nella notte, lasciando sgomento, la notizia della scomparsa di Riccardo Cialfi, amico, collega, responsabile del service di Coming Soon.

Una simpatia innata, una risata contagiosa, un entusiasmo e una voglia di fare e di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà, con la convinzione che ogni ostacolo può essere superato.
Negli ultimi vent'anni, Riccardo Cialfi – cugino fraterno dei nostri editori – è stato una presenza costante a Coming Soon. Responsabile dell’ufficio marketing nel primo decennio degli anni Duemila, ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo dell’area digital e al rafforzamento del nostro sito attraverso partnership strategiche e solidi accordi commerciali. Un impegno che ha aiutato Comingsoon.it a diventare la grande realtà nel mondo dell’informazione e comunicazione cinematografica che è oggi.
Dopo una pausa di qualche anno, durante la quale si era dedicato ad altre avventure imprenditoriali, Riccardo era tornato "a casa" come responsabile di Coming Soon Service, l’area che fornisce servizi tecnici alle distribuzioni cinematografiche in occasione di festival, junket e conferenze stampa. Amava le sfide professionali e aveva intuito che gli orizzonti del service andavano ampliati: oltre a intercettare le diverse necessità dei clienti e offrire nuovi e più completi servizi, è riuscito a rendere Coming Soon Service un punto di riferimento anche per importanti aziende al di fuori del settore cinematografico.
Riccardo era un lavoratore instancabile.
Ci ha lasciati all’improvviso questa notte. Il dolore che proviamo è immenso.
La redazione di Comingsoon.it, insieme a tutti gli amici e colleghi di Anicaflash si stringono con affetto a sua madre, ai suoi figli, Francesco, Audrey e Eva, ai suoi cugini Laura, Emilio e Paolo, e a tutta la sua famiglia.
Un ricordo personale di Riccardo Cialfi
Su una libreria del salotto ho una piccola rosa rosa. Sta lì da un bel po’ e nemmeno ci faccio più caso. Quando però, questa mattina, ho saputo che Riccardo Cialfi ci ha lasciato all’improvviso, ho pensato subito a quel fiore e al giorno di San Valentino di alcuni anni fa, quando Riccardo arrivò in ufficio con un mazzo di rose e ne regalò una a ogni donna presente. Mi è venuto in mente che poteva anche essere l’8 marzo, ma poco importa, perché quel fiore, anzi quei fiori, sono il simbolo della generosità di un uomo buono e affettuoso. Spesso lo sentivo tuonare quando andavo in ufficio, con quel suo vocione che si sentiva a chilometri di distanza, ed era sempre per un no di qualcuno a uno dei junket che organizzava con Coming Soon Service. Siccome Riccardo metteva anima a corpo nel lavoro, gli sembrava inaccettabile che qualcuno non avesse la sua stessa devozione. Gli piaceva coltivare i rapporti con gli uffici stampa e con i direttori delle distribuzioni, perché era di natura socievole, e nello spazio Comingsoon alla Festa del Cinema di Roma, che noi chiamavamo scherzosamente "Il Villaggio di Natale", o nella "Villa Comingsoon" al Lido di Venezia, accoglieva chiunque arrivasse come si accoglie un amico, e a un amico bisogna offrire acqua quando è accaldato o affaticato, un gelato a metà pomeriggio, un croissant o una ciambella se non ha fatto colazione e un drink la sera, quando sulle spalle si porta il peso di un’intera giornata. E poi c’erano le feste, e le feste gli piacevano tantissimo, perché amava vedere gente felice intorno a sé e pensare che fosse un po’ merito suo.
L’ultima volta che ho visto Riccardo è stato tre giorni fa a Ciné Giornate di Cinema a Riccione. Ho raggiunto la truppa Comingsoon al ristorante e tutti insieme siamo andati a bere chi uno spritz, chi un gin tonic e chi una Coca zero. Riccardo scherzava, ma è rimasto poco. Ha insistito per pagare lui le nostre consumazioni, da gran signore quale era, e poi è andato a dormire. Non potevo immaginare che non lo avrei più rivisto. Adesso penso che sarà triste e strano non incontrarlo più nella redazione di Comingsoon.it e sentirgli dire, come faceva ogni volta che ci incontravamo: "Come stai, piccole'?".
Fai buon viaggio Riccardo, ci mancherai.
Carola Proto