News Cinema

Da Grandi: Fausto Brizzi e Ilenia Pastorelli presentano il reboot della commedia con Pozzetto Da grande

Da Grandi, in arrivo in esclusiva su Prime Video il 28 giugno, è una reinvenzione del film del 1987 Da grande, interpretato da Renato Pozzetto. A dirigerlo è stato Fausto Brizzi, ospite, insieme alla protagonista femminile Ilenia Pastorelli, del Filming Italy Sardegna Festival.

Da Grandi: Fausto Brizzi e Ilenia Pastorelli presentano il reboot della commedia con Pozzetto Da grande

Arriviamo a Forte Village, splendida cornice del Filming Italy Sardegna Festival, alle due del pomeriggio della prima giornata davvero afosa di questa estate 2023. Il tempo di mangiare e subito cominciano le attività stampa. Ci siamo svegliati presto e la stanchezza si fa sentire, ma la simpatia e l'autoironia di Ilenia Pastorelli sono un ottimo balsamo per l'umore generale. Grazie a lei, il primo incontro stampa della manifestazione diretta da Stefania Rocca e dedicata a cinema e tv si rivela allegro e piacevole, risvegliandoci in un baleno dal torpore.

Con Ilenia c'è Fausto Brizzi, che l'ha voluta nel cast di Da Grandi, una commedia che fa parte della programmazione del Filming Italy Sardegna Festival e che arriverà in esclusiva su Prime Video il 28 giugno. Il film è un remake/reboot di Da grande (1987), interpretato da Renato Pozzetto e diretto da Franco Amurri. Nella nuova versione i protagonisti sono 4 e hanno il volto di Enrico Brignano, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Ilenia Pastorelli.

"Il film nasce da una mia chiacchierata con Franco Amurri" - spiega Brizzi. "Siamo buoni amici, ho scritto parecchie cose con lui per la televisione. Dovete sapere che ho sempre avuto un'ossessione per Da grande, che era un film che in qualche modo pensavo fosse mio, perché affronta tematiche che mi sono sempre piaciute. Ci siamo messi a ragionare su come poterlo aggiornare, domandandoci cosa differenziasse i bambini di oggi da quelli di allora, e abbiamo capito che per raccontare i bambini della nostra epoca dovevamo inventare una storia multipla. Nei titoli di testa di Da grande c'è una sequenza che non ho potuto mettere, in cui il bambino protagonista, e cioè Renato Pozzetto da piccolo, esce di casa con le chiavi e, insieme alla sorellina di 4 anni, attraversa Roma a piedi e accompagna la bambina all'asilo, dopodiché va alle elementari. Oggi nessuno crederebbe a una simile scena".

Se il personaggio che era di Pozzetto è passato a Enrico Brignano, Ilenia Pastorelli fa la parte di una bambina su cui i genitori proiettano le loro ossessioni e i loro sogni. Per questa ragione la poveretta è costretta a giocare a tennis per poter diventare una campionessa. Inutile dire che l'attrice ha dovuto imparare il dritto e il rovescio, come lei stessa narra: "Due mesi di lezioni di tennis mi ha fatto fare Fausto, mi ha messo insieme a una campionessa simpaticissima che però mi distruggeva, anche perché, giustamente, voleva ottenere dei risultati. E in effetti ci è riuscita, perché dopo 1 mese e mezzo sapevo fare il servizio". La Pastorelli, alla sua prima collaborazione con Brizzi, si è divertita molto sul set, al contrario del regista. "L’atteggiamento era da classe in gita" - spiega il buon Fausto - "perché i miei attori avevano la libertà di comportarsi come bambini di 8 anni. Voi capirete che, se dai a un attore questa libertà, è finita".

“Soprattutto per l’unica donna presente è finita" - commenta Ilaria - "perché mi trovavo insieme a maschietti estremamente vivaci, però è senz'altro stato il set su cui mi sono divertita di più in assoluto, e poi Da grande era il mio film preferito da piccola, e quando ho conosciuto lo sceneggiatore, sono stata felicissima, anche perché, quando lo vedevo da bambina, mai e poi mai avrei pensato che avrei un giorno recitato in un film simile. Invece Big è diventato il mio film del cuore non appena sono cresciuta".

Qualcuno domanda alla Pastorelli se anche i suoi genitori la investivano di una missione non per il suo bene ma per il loro. "Mia madre fa ancora fatica a capire che sto a fa" - risponde, strappandoci una fragorosa risata. Per mia madre bastava che mangiassi. Io volevo fare il liceo artistico, ma mio padre mi ha consigliato quello classico, cinque anni di greco antico: tutto bello, per carità, però almeno un accenno all'Irpef, all'IVA mi sarebbe stato utile. Mia mamma non ha mai proiettato su di me le sue aspettative, ma posso immaginare quanto possa essere difficile per un figlio trovarsi in una situazione del genere. Io ho preso tante lezioni di danza, e mia madre mi veniva a prendere con un cesto di polpette al sugo. C’erano tante mamme che invece dicevano alle figlie: 'Non mangiare niente che dobbiamo puntare al teatro dell’opera', oppure: 'Se magni, te meno'. Io, per fortuna. ho vissuto questa esperienza con libertè, egalité, fraternité".

Brizzi non è stato altrettanto fortunato: "Mio papà faceva l'avvocato e voleva lasciarmi lo studio, quindi sono stato la disperazione della mia famiglia. Ho fatto un anno di Giurisprudenza, poi mi hanno preso al Centro Sperimentale di Cinematografia, a regia, e quindi ho mollato Giurisprudenza, però mio padre, anche quando avevo 45 anni e avevo già scritto 30 film, e ne avevo girati 10, continuava a dirmi: 'Sei un ragazzo intelligente, in 4 anni ti prendi la laurea, vieni qua, fai pratica”.

Da quando ha diretto Notte prima degli esami, Fausto Brizzi ha attraversato diverse tipologie di commedia, per poi focalizzarsi sul family movie: "Ho cambiato genere di commedia pensando che un film ha una vita al cinema e poi una in televisione o su qualche altra piattaforma, quindi tenendo conto del fatto che a un certo punto il film lo vedranno a casa, probabilmente dei genitori con accanto bambini. Ecco perché da qualche anno faccio dei film un po’ più familiari, sperando che questo li renda un po’ più evergreen. Già Notte prima degli esami era così, poi sono arrivati i film sentimentali: Maschi contro femmine, Femmine contro maschi, Ex e Com'è bello far l'amore, che era anche un po’ più spinto. Da Grandi può vederlo un adulto ma anche un bambino di sei anni".

Ilenia Pastorelli spazia invece fra film da ridere e film drammatici, e c'è da dire che riesce bene in entrambe le tipologie: "Quando ho girato con Fausto, venivo da un periodo un po’ strano, perché avevo fatto un film con Dario Argento che mi aveva un po’ turbato, perché interpretavo questa prostituta ceca che correva con un serial killer alle calcagna, c'era pure una scena con dei serpenti. L'esperienza è stata bellissima, credo però che le commedie alleggeriscano il cuore sia di chi le interpreta che dello spettatore, quindi le preferisco. Fra un po’ inizio un progetto drammatico, quindi sono fortunata perché posso spaziare, un po’ come accade nella vita, nella quale un giorno è drammatico, un altro è comico".

Tornando a Renato Pozzetto, i film che lo vedevano protagonista erano travolgenti anche in virtù di una sana cattiveria e di favolose prese in giro. Riflettiamo, insieme a Fausto Brizzi, sul fatto che al giorno d'oggi commedie simili verrebbero bandite perché politicamente scorrette: "La protesta partirebbe dal suo tormentone 'Eh la Madonna!" - dice il regista. "Oggi è più difficile far ridere, bisogna stare più attenti. Se ripenso ad alcune cose che ho scritto, in particolare nei film di Natale, mi accorgo che c'era del sessismo, della trasgressione, dell'anticonformismo e della scorrettezza nei confronti di tantissime categorie. Nessuno si indignava, anzi ridevano tutti. Credo che tra un po’ sarà impossibile fare una commedia, però mi piace pensare che adesso stiamo attraversando una fase di transizione. Fra poco si imporrà una lobby di scrittori di commedie che dirà: 'Ragazzi, chissene frega, andiamo!'. In America sono sempre stati più attenti di noi, più trattenuti, più pudichi. Anche quando fanno film alla Scemo e + scemo, rimangono molto bambineschi. I nostri Fantozzi erano molto più scorretti. Ad esempio Fantozzi diceva continuamente a sua figlia che era una babbuina. Amici miei, poi, è un film scorrettissimo. Sono convinto che ci sarà una ribellione a tutto questo, almeno da noi".

"Spero ci sia anche una rivoluzione sul nudo delle donne" - aggiunge Ilenia Pastorelli. "A me è capitato un paio di volte che si vedesse un seno, e la gente mi ha chiesto: 'Eh, ma come mai il seno?’. Mi sembra una domanda stupida e fuori contesto. Con tutto quello che si mostra… non ci vedo niente di male nel nudo al cinema, che poi non è mai un nudo totale. La cosa che mi ha davvero stupita è stata che soprattutto le donne mi hanno criticata. È una censura strana, e non capisco perché, invece di unirci e fare una sorta di rivoluzione sessuale, siamo sempre divise su questo argomento!".

Scopri Prime Video
Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale.
Trova i migliori Film e Serie TV disponibili sulle principali piattaforme di streaming legale.
I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto.
Piattaforme Streaming
Netflix
Amazon Prime Video
Disney+
NOW
Infinity+
CHILI
TIMVision
Apple Itunes
Google Play
RaiPlay
Rakuten TV
Paramount+
HODTV