Chris Evans è convinto che Iron Man abbia spianato la strada a Captain America
A detta di Chris Evans, Iron Man con Robert Downey Jr ha reso più semplice la realizzazione e il successo del primo film di Captain America.
Secondo Chris Evans, Iron Man ha spianato la strada a Captain America: Il primo Vendicatore. Interpretato da Robert Downey Jr, Tony Stark aka Iron Man ha sicuramente aiutato l’MCU a presentarsi sul mercato, essendo il primo film della nuova era Marvel uscito nel 2008. Il primo capitolo di Captain America è arrivato qualche anno dopo (precisamente nel 2011), film che ha scelto Chris Evans come suo protagonista. Interpretare Steve Rogers è stato un onore e un compito arduo portato a termine con Avengers: Endgame. L’attore ha preso le distanze dall’universo dei supereroi concentrandosi su altri progetti, come il recente Ghosted e Pain Hustlers in arrivo su Netflix. Tuttavia è innegabile che la popolarità indiscussa sia arrivata con Captain America.
Perché Chris Evans crede che Iron Man abbia agevolato il successo di Captain America
Di recente Chris Evans ha rilasciato una lunga intervista a GQ durante la quale ha affrontato svariati temi, tra cui la sua presenza nell’MCU ed un possibile ritorno nelle vesti di Captain America che non ritiene impossibile. Non sarà di certo immediato e dovrebbe avere un senso logico che non danneggi la sua storyline, ma ci si può lavorare a detta dell’attore. Al tempo stesso ha precisato come Iron Man abbia aiutato ad allentare la pressione nei confronti del primo film su Captain America:
Avevamo già Downey, capisci cosa intendo, che aveva già introdotto per bene Iron Man. È stato un tale fenomeno che in un certo senso mi sono sentito come se fossimo partiti con il piede giusto.
Nel corso dell’intervista, Chris Evans ha tessuto le lodi del collega spiegando come sia impossibile resistere a Robert Downey Jr:
Uno del calibro di Robert Downey Jr. entra in una stanza e si appropria di tutto l’ossigeno. Ha una tale presenza ed è un’autentica forza. Magnetico in tutti i sensi. Lasciate che sia lui il protagonista. Lasciategli il microfono, permettetegli di parlare. Qualsiasi cosa debba dire. Va bene così. Perché ci sono due lati nella professione di attore, non è così? C’è il lavoro sul set e quello che va fatto dopo. Ed è proprio il dopo che ancora mi affatica. Invece, alcune persone sono fenomenali e altre sembrano nate apposta. Io dico: Lasciamoli fare. Non mi piace entrare in quel meccanismo. Perciò, se arriva un buon ruolo da non protagonista, mi ci butto a capofitto. Proprio come in Knives Out. Sono felice di fare parte di un ensemble. Non ho bisogno di ritagliarmi uno spazio da primo attore.