Bradley Cooper protagonista di Bullit, il remake firmato Steven Spielberg
Steven Spielberg ha scelto Bradley Cooper per sostituire Steve McQueen nella sua nuova versione di Bullit!

Il remake di Bullit con Steve McQueen sta per diventare realtà, con un team d'eccezione: Steven Spielberg è rimasto interessato alla regia di questo progetto che insegue da qualche tempo, ma lo sblocco arriva dal coinvolgimento come protagonista e producer di Bradley Cooper, da sempre interessato a incrociare la sua strada con quella di Steven. Leggi anche The Fabelmans: recensione del film (quasi) autobiografico di Steven Spielberg
Bullit, da Steve McQueen a Bradley Cooper, passando per Steven Spielberg
L'originale Bullit del 1968, diretto da Peter Yates, è uno dei ruoli più iconici di Steve McQueen, che si trovò immerso in una materia che adorava. Le auto, che guidò da pilota e che collezionava, erano l'aria che respirava. E le respirava anche il suo tenente Frank Bullit di San Francisco, in un poliziesco che fece degli inseguimenti in auto il suo mitico tratto distintivo. Steven Spielberg sta per coronare il suo sogno di misurarsi con quel virtuosismo, subito dopo l'autobigorafico The Fabelmans, in sala dal 22 dicembre. C'è però un altro sogno in ballo, quello di Bradley Cooper di lavorare col maestro Steven, dopo che per diverse volte alcune idee perseguite insieme sono sbocciate in modo differente. Spielberg infatti avrebbe in origine dovuto dirigere American Sniper, passato poi a Clint Eastwood, e si sarebbe dovuto occupare anche del biopic su Leonard Bernstein Maestro, che alla fine Bradley ha deciso di dirigere lui stesso.
Pare che ora i pianeti si siano allineati e, per quanto non esalti mai troppo il cinefilo la prospettiva di un remake, specialmente di uno che occupi il tempo di due artisti di talento, allo stesso tempo la prospettiva di vedere Spielberg costruire nuove scene d'azione su quattro ruote è intrigante. In Ready Player One aveva dimostrato di non aver perso affatto la mano.