Arnold Schwarzenegger: il mio film più sottovalutato ora piace sempre di più
In un'intervista con Hollywood Reporter, Arnold Schwarzenegger non ha avuto dubbi nel dire quale sia stato il suo film più sottovalutato: avete già indovinato dall'immagine?
Appena ieri vi avevamo detto cosa pensasse Arnold Schwarzenegger della battuta "Tornerò" di Terminator, dichiarazioni rilasciate in un'affettuosa intervista concessa a Hollywood Reporter. Nella stessa circostanza Schwarzy si è dimostrato molto deciso nel rispondere all'intervistatore, quando gli è stato chiesto quale sia stato il film più sottovalutato della sua carriera, quello il cui insuccesso gli pesa di più. Avete indovinato dall'immagine sopra, se eravate nell'età della ragione nei primi anni Novanta... Leggi anche Terminator, Schwarzenegger non voleva dire "Tornerò": "Mi sentivo un cretino"
Last Action Hero è il mio film più sottovalutato, parola di Arnold Schwarzenegger
Non è la prima volta che Arnold Schwarzenegger difende Last Action Hero (1993) di John McTiernan, un bizzarro pastiche di azione e commedia, dove un bambino senza papà trova consolazione nei film d'azione con protagonista l'eroe Jack Slater (Schwarzy). Ci finisce letteralmente dentro, e diventa partner nelle indagini di Jack, in un otto volante metanarrativo che a un certo punto vede persino Slater interagire con il vero Schwarzenegger. Autoironico e delirante, il film fu un brutto flop, arrivando dopo Terminator 2: 135 milioni di dollari incassati per 85 di budget, più sei nomination ai Razzie. Bersaglio facile: "più grossi sono, più rumore fanno quando cadono", dice dopotutto un detto americano. Tuttora Arnold non ci sta:
Last Action Hero fu massacrato ancora prima che qualcuno lo vedesse. Era letteralmente un attacco politico, perché stavo sostenendo apertamente George H. W. Bush alle elezioni, ma vinse Clinton. Last Action Hero era forte - non era fantastico, ma è stato sottovalutato. Ora sempre più gente lo scopre e dice: "Amo questo film". Mi arrivano ancora le royalty, quindi vi sto dicendo la verità. Soldi alla fine li ha fatti, è sempre una cosa importante per me. Dopotutto questo è lo show business, no?
Già anni fa Arnold spiegò a Business Insider che, con la nomina di Bill Clinton a Presidente, qualcuno dichiarò morto il cinema "reaganiano" di cui lui e Sylvester Stallone erano stati alfieri. Ad ogni modo, sempre qualche anno fa, il regista John McTiernan (creatore di Die Hard e Predator) fu meno assolutorio nei riguardi del lungometraggio: ammise che c'erano state mille intromissioni del marketing che avevano modificato il progetto iniziale, e che fu mandata in sala la prima versione del montaggio, a nemmeno cinque settimane dall'ultimo ciak. "Una roba kamikaze, non ci sono giustificazioni. Poi uscire una settimana dopo Jurassic Park... Dio mio! Per esplorare l'abisso delle scelte malsane che furono fatte ci vorrebbe una muta da sub!"