Alien: Romulus, il regista motiva la scelta di un cast giovane: "Sono più vicini al pubblico"
Fede Álvarez voleva rendere omaggio al franchise, ma al tempo stesso renderlo più moderno: ecco perché ha scelto un cast più giovane per Alien: Romulus.
Fede Álvarez voleva rendere omaggio al franchise di Alien di Ridley Scott, ma al tempo stesso desiderava trovare una chiave di lettura nuova per interfacciarsi con il pubblico. Per questo ha scelto un cast più giovane, guidato da Cailee Spaeny, seguita da Isabel Merced e David Jonsson. Il debutto di Alien: Romulus è fissato per il 14 agosto 2024 nelle sale italiane e, intervistato da Variety, il regista ha precisato in che modo ha tentato di rispettare il franchise aggiungendo un tocco più moderno.
Alien: Romulus, Fede Álvarez spiega perché ha voluto un cast giovane
Per Fede Álvarez era importante rispettare alcuni canoni del franchise horror, ma al tempo stesso aveva il desiderio di renderlo più moderno. E la scelta è ricaduta quindi su un cast nettamente più giovane rispetto ai film originali. Intervistato da Variety, Fede Álvarez ha raccontato in che modo ha rispettato il franchise:
Abbiamo mantenuto inalterati molti degli elementi perfetti dei film originali perché non avevamo bisogno di migliorarli, ma abbiamo aggiunto molte cose nuove. È questo che lo rende moderno e nuovo. Speriamo che trovi il suo posto tra gli altri, e per me non è mai un brutto momento quando si guarda un film di Alien. È stata un'esperienza così gioiosa guardarlo per la prima volta.
Tra le scelte differenti rispetto ai precedenti vi è sicuramente un cast più giovane coinvolto, una scelta voluta proprio dal regista:
Per me era un modo per immaginare cosa sarebbe stato per un gruppo di giovani, crescere in una di queste colonie nella fantascienza e alla fine del mondo e dover affrontare questa creatura. In un certo senso sono più vicini al pubblico. Non sanno nulla del mondo in cui stanno entrando. Come regola generale, nell'horror, più le persone sono giovani e più è difficile vederle morire. Siamo d'accordo su questo. Se un uomo di 80 anni muore sullo schermo, hai vissuto una bella vita, se un ragazzino di 12 anni muore in un film, è un colpo al cuore.
