Alice nella città presenta il programma della ventiduesima edizione
Serie televisive oltre al cinema giovane, corto e lungo. Un programma asciutto e variegato quello della edizione XXII di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. Vediamolo nel dettaglio.
Ventidue anni di Alice nella città. La sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma ha presentato questa mattina il suo programma, che si svolgerà sempre dal 16 al 27 ottobre 2024. Si partirà in realtà con l’attesa e già anticipata pre-apertura, lunedì 14 ottobre a Cinecittà, dedicata all’anteprima italiana di Megalopolis (evento organizzato in coproduzione con la Festa del Cinema), mentre Coppola sarà protagonista, martedì 15 ottobre di un incontro con le giurie di Alice nella città, gli studenti delle scuole di cinema, gli accreditati e il pubblico all’Auditorium Parco della Musica. Per raccontare Ridley Scott, Alice nella città ha scelto di partire dal principio mostrando il cortometraggio del 1965 “The Boy and the Bycicle” realizzato ai tempi degli studi al Royal College of Art e da lui scritto, diretto e prodotto con l'aiuto di suo fratello Tony Scott, che interpreta se stesso.
Ai tre titoli già annunciati, Megalopolis, Il ragazzo dai pantaloni rosa e il film a episodi 100 di questi anni, si aggiunge l’anteprima dell’atteso Blitz del regista britannico premio Oscar, Sir Steve McQueen. Una storia struggente di sopravvivenza con Saoirse Ronan, Paul Weller, Stephen Graham e Harris Dickinson. Inoltre, in occasione del ventesimo anniversario della morte di Christopher Reeve, Alice nella città rende omaggio al grande attore con una proiezione speciale dell’atteso documentario Super/Man: The Christopher Reeve Story dei registi Ian Bonhôte e Peter Ettedgui. La proiezione si terrà giovedì 10 ottobre alle ore 20.30 al Cinema Adriano di Roma alla presenza dei due registi Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, e di Matthew Reeve, figlio di Christopher Reeve.
Uno spazio speciale sarà dedicato quest’anno alle serie televisive “più attese dai giovani”. In anteprima i primi episodi di cinque tra le serie più amate e attese dai più giovani: Adorazione, una serie young adult prodotta da Picomedia e targata Netflix che racconta, con la regia di Stefano Mordini, la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi adolescenti durante l’estate che cambierà per sempre le loro vite; la seconda stagione di La legge di Lidia Poët diretta da Letizia Lamartire, Matteo Rovere, Pippo Mezzapesa e interpretata da Matilda De Angeli, una produzione Groenlandia, società del Gruppo Banijay, e disponibile solo su Netflix dal 30 ottobre 2024; il coming of age, prodotto da Rai Fiction e Propaganda Italia, Never Too Late diretto da Lorenzo Vignolo e Salvatore de Chirico e ambientato in un 2046 in cui alle persone viene negato da anni ogni contatto con la Natura; la seconda stagione di Nudes diretta da Laura Luchetti e Marco Danieli, una produzione Bim Produzione, società del Gruppo Wild Bunch, in collaborazione con Rai Fiction, che racconta di adulti minacciati dalle insidie di un uso troppo disinvolto dei social media e della tecnologia, mantenendo tuttavia lo sguardo privilegiato sull’universo adolescenziale e sui conflitti tra genitori e figli; la seconda stagione della fortunata serie The Bad Guy, il crime incontra la dark comedy con la regia di Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana e le interpretazioni, tra gli altri, di Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi e Stefano Accorsi, disponibile in Italia su Prime Video dal prossimo 5 dicembre. Produce Indigo Film in coproduzione con Amazon MGM Studios, in associazione con Fifth Season e in collaborazione con Rai Cinema.
Torna inoltre per il secondo anno il progetto speciale Womenlands, la linea di incontri e premi dedicata alle eccellenze femminili italiane e internazionali per mettere in luce un nuovo ruolo della donna nella società contemporanea e la sensibilità della Capitale sul tema dei diritti e dell’inclusione. Alice nella città quest’anno assegnerà il Womenlands Excellence Award a Rossy de Palma, Paz Vega e Matilda De Angelis.
Panorama Italia, invece, sarà come ci consueto la sezione che punta sulla scoperta e sulla valorizzazione del cinema italiano, con documentari, film inediti in Italia mai usciti in sala per il grande pubblico o passati velocemente in un festival. Sono sguardi che cercano un varco. Il film di apertura sarà il toccante documentario di Tommaso Romanelli No more trouble, prodotto da Teorema Studio, Indigo Film e distribuito da Tucker Film. Sono passati più di 25 anni da quando Andrea Romanelli, progettista navale e velista, è scomparso in mare: stava tentando, con Giovanni Soldini, il record nella traversata dell’Atlantico. Il figlio Tommaso aveva 4 anni e ora, da regista, affronta un viaggio nella memoria alla scoperta del padre.
I 14 film del Concorso Internazionale, invece, "disegnano traiettorie apparentemente distanti ma che tengono insieme cose tra loro altrimenti diverse. Viste tutte assieme hanno la capacità di emozionare, sovvertire opinioni, creare discussioni, porre domande”. Come Jesse Eisenberg con A real pain, un’esplorazione del trauma intergenerazionale all'interno della comunità ebraica, o Under The Volcano di Damian Kocur, candidato per la Polonia all’Oscar per il miglior film internazionale, che scava nel profondo del senso di colpa, verso sé stessi e il proprio Paese, mentre esplode il conflitto a Kiev. Torna ad Alice nella città Lisa Brühlmann, dopo il successo di Blue My Mind, con il suo nuovo film When We Were Sisters, un racconto tutto al femminile anticonvenzionale a cui fa eco Paz Vega, con il suo sorprendente esordio alla regia Rita, mentre si annuncia come possibile rivelazione di questa edizione The Outrun di Nora Fingscheidt con una sorprendente Saoirse Ronan. Nell'importanza di far confluire la realtà nel cinema, di mediare tra l’una e l’altro, si trova il senso del lavoro di Yasemin Samdereli che, in collaborazione con Deka Mohamed Osman, porta sullo schermo, in Non dirmi che hai paura, la vita di Samia Yusuf Omar, l’atleta olimpionica morta annegata nell'aprile del 2012 mentre stava cercando di fuggire da un regime brutale per raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti partito dalla Libia. Ancora una volta Andrea Arnold si muove nella dura realtà della vita dei ragazzi, ma questa volta, attraverso l'elemento fantastico, intensifica i loro sentimenti e le loro percezioni e in Bird ne racconta le ribellioni appassionate e le loro trasformazioni emotive e fisiche.