Mikey Madison, la protagonista di Anora: "Un personaggio che sono stata entusiasta di poter esplorare"
Abbiamo intervistato La giovane attrice americana che nel nuovo film di Sean Baker - vincitore della Palma d'oro e al cinema dal 7 novembre - è una sex worker che sembra poter vivere la favola di Cenerentola.
Losangelina, venticinque anni, da dieci sui set, Mikey Madison è la protagonista di Anora, il nuovo film del regista americano Sean Baker che ha vinto la Palma d’Oro allo scorso Festival di Cannes e che vedremo finalmente dal 7 novembre nei cinema italiani.
Baker ha raccontato di essere rimasto colpito dai lei una prima volta quando Mikey ha interpretato il ruolo di Susan Atkins, una delle ragazze della Manson Family, nel C'era una volta a... Hollywood di Quentin Tarantino (“si ruba del tutto gli ultimi quindici minuti del film”, ha detto), e una seconda e definitiva quando l’ha vista interpretare Amber Freeman in Scream di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett.
Per Baker ora Mikey Madison è diventata l’Anora del titolo, per gli amici Ani, una stripper e sex worker di New York che s’illude di poter vivere la favola di Cenerentola quando sul lavoro incontra il giovane e esuberante Ivan, viziatissimo rampollo di un oligarca russo che se ne invaghisce e decide perfino di sposarla, scatenando così le ire della sua famiglia.
“Ci sono tanti aspetti del carattere e della personalità di Ani che mi piacevano e che sono stata entusiasta di poter esplorare”, ci ha raccontato via Zoom Mikey Madison. “Ani è una persona appassionata, ha uno spirito guerriero, è molto sensibile anche se lo nasconde sempre: sta sulla difensiva per la storia della sua vita e per le situazioni in cui si trova. Navigare attraverso tutto questo è stato molto interessante per me come attrice.
In più nel film a Ani ne ne succedono di tutti i colori in un arco di tempo piuttosto limitato, e per me era importante aver sempre ben chiaro in quale situazione emotiva si trovasse in ogni momento, e quali fossero le sfumature che dovevo dare a ogni scena. Dovevo essere in grado di attraversare le sue emozioni senza sembrare ripetitiva”.
Anora: il trailer italiano ufficiale del film
Anora, sex worker
Interpretare Ani ha dato a Mikey la possibilità di imparare molte cose nuove: dal russo al ballo esotico, fino a molti aspetti del sex working che non conosceva: “Quando ho iniziato le mie ricerche non avevo grandi conoscenze di quel mondo, e quindi ho potuto affrontarlo con la mente libera e senza tanti preconcetti. Ho imparato a apprezzare la bellezza di quella comunità che rispetto e che mi ha permesso di stringere delle belle amicizie”. Consulente del film per quei particolari aspetti è stata Andrea Werhun, l’autrice del memoir intitolato “Modern Whore”. “Quello che ha scritto è stato di grande ispirazione per me”, ha detto Madison, “ho pensato subito che per interpretare Ani potesse essere fondamentale trovare ispirazione in quel libro e di quella storia”.
Interpretare un personaggio del genere comportava ovviamente esporre il proprio corpo alla macchina da presa, ma questo per Mikey Madison non ha rappresentato un problema: “Non ho avuto dubbi né esitazioni a spogliarmi, e sono molto felice del risultato. Ani è una sex worker e la nudità è parte del suo lavoro. Io l’ho approcciato in maniera simile: come un lavoro. Volevo essere realistica e onesta, quindi era necessario fare quello che ho fatto. Non credo sia stato rischioso per la mia carriera. Conosco e amo il lavoro di Sean, e mi fidavo di lui. Inoltre sono un artista e noi artisti usiamo sempre il nostro corpo; in modi diversi, per interpretare diversi personaggi con diverse occupazioni”.
La collaborazione con Sean Baker
Oltre che sulla consulenza di Andrea Werhun, la costruzione del personaggio di Ani è avvenuta tramite una costante collaborazione tra Sean Baker, che del film è anche sceneggiatore, e l’attrice che lo interpreta.
“È stato un processo molto collaborativo”, ci spiega Mikey Madison. “Mentre Sean scriveva eravamo costantemente in contatto e ci scambiavamo idee sul personaggio. Mi ha permesso di farmi una mia idea di lei e di presentargliela. Penso fossimo sulla stessa frequenza creativa. Gli grata per questa collaborazione, e sono felice di aver lavorato con un regista che ha avuto così tanta fiducia in me e mi ha permesso di esprimermi in un modo che ha avuto un così grande impatto sulla storia”.
Madison racconta di aver curato personalmente molte scelte che riguardavano l’abbigliamento e il trucco di Ani, e cita l’esempio di una scena in cui Ani avrebbe dovuto dimostrare a Ivan “la sua flessibilità di ballerina” e per la quale ha coreografato uno spogliarello appositamente per quella scena, scegliendo anche la canzone e i costumi.
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Mikey e Yuri, colleghi e amici
Parole di stima e encomio Mikey le ha avute anche per Yuri Borisov, l’attore russo che interpreta Igor, un personaggio che emerge progressivamente nel racconto del film fino a diventare il vero protagonista maschile: “È un attore eccezionale, viene dal mondo del teatro russo, quindi si lega a Stanislavskij, al metodo. È stato molto interessante dividere il set con qualcuno che lavora in quel mondo. È un attore molto intenso, si cala perfettamente nel personaggio e questo ha aiutato anche me e il film”. Il loro rapporto però non è stato unicamente professionale: “Ci siamo conosciuti, abbiamo visto film insieme, parlato. È stato un amico per me sempre presente: mi ha aiutato, mi portava caffè e snacks nelle pause. Quando a un certo punto mi sono storta una caviglia, mi ha fatto da infermiere. Si è preso cura di me come il suo personaggio si prendeva cura di Ani: forse lo ha fatto solo per quello, ma a me è sembrato una grande persona”.
Mikey Madison e l'Oscar
Di Anora si parla già come uno dei film che saranno in primo piano nel corso dell’imminente stagione dei premi, Academy Awards compresi. Ma se le si parla di Oscar, Mikey Madison dichiara di non avere alcuna aspettativa al riguardo: “Non ci penso. Sono solo felice che il nostro film stia piacendo, che la gente si diverta quando lo va a vedere che e possa trovare una legame con i suoi personaggi”.