The Idol: Sam Levinson, Lily-Rose Depp e The Weeknd presentano la provocatoria serie dell'estate
Da oggi in esclusiva su Sky e in Streaming su NOW, The Idol è la serie di punta dell'estate 2023. Ideata da Sam Levinson e The Weeknd, con quest'ultimo anche coprotagonista, è stata presentata in anteprima al 76° Festival di Cannes, dove a presentarla c'era anche l'interprete principale Lily-Rose Depp.
È certamente la serie dell'estate se non la serie dell'anno, anche perché un articolo di Rolling Stone ha parlato di una "lavorazione tossica" e alcuni, a torto, l’anno definita "una porno-tortura sessuale", e quando le cose si fanno pruriginose, si sa, l'attrazione, ahinoi, è irresistibile. Naturalmente stiamo parlando di The Idol, arrivata proprio oggi su Sky e disponibile in streaming su NOW. Il creatore è lo stesso di Euphoria, vale a dire Sam Levinson, che l'ha inventata e sceneggiata insieme ad Abel "The Weeknd" Tesfaye e Reza Fahim. The Weekend, per chi non lo sapesse, è una nota popstar canadese nonché un produttore discografico, e di The Idol è il protagonista maschile, mentre la protagonista femminile, nonché il personaggio al centro del racconto, ha il volto di Lily-Rose Depp, la figlia di Johnny Depp e di Vanessa Paradis.
The Idol, che racconta di una popstar che punta a "riguadagnare terreno" e diventare un'icona musicale, ha avuto un'ottima vetrina: il 76° Festival di Cannes. Presentata quasi alla fine della manifestazione cinematografica francese, dove sono stati proiettati i primi due episodi, la serie ha entusiasmato il pubblico. Sam Levinson, che ha sentito per la prima volta parlare di Cannes quando Pulp Fiction si è aggiudicato la Palma d'Oro, era felice come un bambino in un negozio di caramelle, e anche Abel "The Weeknd" Tesfaye e Lily-Rose Depp erano al settimo cielo. L'indomani la squadra creativa di The Idol ha incontrato i giornalisti, parlando dei temi della serie: il successo, l'ambizione, il peso delle aspettative, i pro e i contro della fama.
Anche The Weekend è un conoscitore del Festival di Cannes, e quando lo frequentava da spettatore, proprio non capiva perché i registi e gli interpreti dei film presentati si commuovessero a ogni pie’ sospinto. Ora lo comprende perfettamente, dal momento che anche lui, alla première di The Idol, aveva gli occhi lucidi. Ai giornalisti spiega innanzitutto l'origine del progetto: "Mi interessava inventare una cupa e contorta fiaba sull'industria musicale e portarla alle estreme conseguenze insieme a Sam, prendendo anche spunto da una serie di film che amiamo e che affrontano l'argomento. Siamo partiti dal seguente interrogativo: siamo in grado di inventarci una popstar? Ovviamente volevamo mettere in The Idol tutto il nostro amore per la musica, e quando mi sono reso conto dell'importanza che la musica aveva per Sam in Euphoria, dentro di me è scattato qualcosa. Volevamo dare vita a un personaggio che si ritrova dopo essersi perso, basandoci sulla mia esperienza di artista e su quella di Lily. Mi interessava creare qualcosa di speciale, audace, divertente, che potesse far ridere ma che fosse anche dissacratorio al punto giusto. A parte questo, erano anni che desideravo lavorare con Sam, che prima di ogni altra cosa è un mio amico".
Forse Abel "The Weeknd" Tesfaye non sa che l’amico Levinson ha pensato proprio a lui quando ha creato il personaggio di Tedros, un ambiguo e sordido (e in fondo ridicolo) impresario di nightclub che fa innamorare la protagonista di The Idol, che si chiama Jocelyn: "Ho visto Abel esibirsi per la prima volta nel 2011 o 2012, e ricordo che se ne stava lì dietro al microfono e non si muoveva. In qualche modo mi conquistò e cominciai a seguire la sua carriera. L’ho visto di nuovo esibirsi in pubblico quando già stavamo buttando giù idee per questa serie. Rammento che eravamo in macchina insieme e sono rimasto colpito dal suo livello di concentrazione e dalla sua ambizione, oltre che dal suo profondo desiderio di far assistere le persone che erano venute a sentirlo al miglior concerto possibile. Eravamo a un festival e al principio non era previsto che partecipasse. Mi ha detto: 'Questo non è il mio pubblico, ma lo conquisterò". Abel è salito sul palco ed effettivamente aveva di fronte un pubblico difficile, perché erano tre giorni che stava là, era stanco, voleva andare a casa, aveva mal di testa ed era disidratato. Abel è dunque salito sul palco e all'inizio il pubblico muoveva solo la testa. Lui ha cominciato a fomentare la gente, guardando negli occhi quasi ogni singola persona. Durante la seconda canzone, il pubblico ha cominciato a sciogliersi. Alla terza, si è abbandonato alla musica, allo spettacolo. Io lo guardavo sui monitor e mi rendevo conto di quanto carisma avesse questo ragazzo e di quanto fosse cresciuto rispetto alla prima volta che l'avevo visto esibirsi dal vivo. Ho pensato: wow, quanto è cresciuto! E ha solo 32, 33 anni! Poi mi sono detto: 'Se riesce a fare questo, se può passare dall'essere un ragazzo timido dietro al microfono a una superstar che fa faville sul palco, significa che ha qualcosa che possiede una persona su 100 miliardi. E c'è qualcosa in lui che ti fa dimenticare tutta la merda che c'è nella vita. È stato un momento straordinario, e lì ho capito di cosa parla veramente questa serie: parla dell'ambizione e della spinta a diventare un artista migliore. The Idol è una serie su una performer. Quanto al personaggio interpretato da Abel, ho pensato: è un artista che ha dalla sua una fortissima personalità ma è privo di talento. Cosa accadrebbe se usasse il carisma non a fin di bene? E se fosse capace di raccontare una storia attraverso una canzone o un videoclip ma non fosse bravo? Non riesco a immaginare quanto potrebbe essere frustrante per lui".
Dalle parole di Sam Levinson, sembra che il personaggio di Tedros sia un uomo esecrabile e orrendo. Per "The Weeknd" Tesfaye le cose non stanno esattamente così: "Nella serie Tedros funziona da ostacolo per Jocelyn, deve tirare fuori qualcosa da lei, quindi è cattivo, è un personaggio con un lato oscuro, ma mentre con Sam lavoravamo su questo strano individuo, in qualche modo ce ne siamo innamorati. Senza svelare troppo, vi diremo che subisce una trasformazione".
Qualcuno domanda a Tesfaye se abbia avuto qualche modello di riferimento mentre lavorava sul personaggio. Ecco la sua risposta: "Visto che il personaggio evolve, è difficile individuare un qualche riferimento, ma non credo proprio di aver mai incontrato un tipo come lui, e forse è una fortuna. Il primo modello che mi viene in mente è Dracula".
Lily Rose Depp, che è un volto decisamente noto, si è interrogata più volte su cosa significhi essere una celebrity e fa notare ai giornalisti che la popolarità non è sempre un bene: "Quando sei famoso" - spiega - "nessuno ti dice la verità. Molto dipende dalle persone di cui ti circondi. Jocelyn si interroga sul suo entourage. Si domanda se siano tutti sinceri con lei e quale sia la ragione per cui le stanno intorno. Si chiede se siano effettivamente animati da buoni sentimenti o se abbiano invece un secondo fine".
Lily Rose conduce una vita molto diversa da quella di Jocelyn, ma capisce ugualmente il suo dramma: "Una cosa interessante delle popstar e più in generale delle celebrità è che sono continuamente studiate e osservate, tanto che immaginiamo di sapere praticamente tutto su di loro, e la cosa interessante del lavoro sul personaggio è stato pensare a quello che Jocelyn poteva effettivamente avere in testa. 'Che cosa succede nella psiche di qualcuno che è così osservato senza essere realmente visto?' - mi sono detta. 'E come passa il tempo quando è da sola? Che impatto ha su di lei lo stile di vita che conduce? Che effetto le fa essere costantemente circondata da persone deferenti? Ho cercato di andare oltre le apparenze e scavare in profondità".
The Idol non è esattamente una serie da far vedere ai bambini o ai preadolescenti, perché ci sono scene di sesso piuttosto esplicite e alcuni attori appaiono senza veli. Sam Levinson ci ha tenuto a chiarire cosa lo abbia spinto a lasciare ben poco all’immaginazione: "Viviamo in un mondo in cui il sesso ha un ruolo di primo piano. Negli Stati Uniti l'influenza della pornografia sulle giovani menti è fuori controllo e si riflette sull'universo della musica pop. Con Lily-Rose abbiamo parlato a lungo della personalità di Jocelyn e della sua sensualità, o meglio del suo rapporto con il sesso. Quando hai a che fare con un personaggio così autoconsapevole e con una forte carica erotica, a volte finisci per sottovalutarlo perché non capisci fino in fondo perché voglia sottolineare questa sua sensualità e l’importanza che dà al sesso, così come non comprendi perché si vesta in un determinato modo e parli di sesso nelle sue canzoni. E tuttavia proprio la sua carica erotica affascina le persone o meglio il pubblico, stimolando la sua immaginazione".
"Jocelyn è nata performer” - aggiunge Lily-Rose Depp - "e questo influenza ogni singolo aspetto della sua vita, in primis come si veste e il suo tentativo di comunicare qualcosa alle persone attraverso la musica. Penso che la sua nudità fisica sia lo specchio della sua nudità emotiva e ho pensato che questo fosse un aspetto molto importante di Jocelyn. Tra l'altro, mai come in questo caso ho avuto la possibilità di contribuire alla creazione ddi un personaggio, lavorando ad esempio con i costumisti, i truccatori, gli acconciatori".
Tanto Sam Levinson quanto Lily-Rose Depp ci hanno tenuto a specificare che Jocelyn non è ispirata a Britney Spears o ad altre popstar realmente esistite o esistenti. E se Lily-Rose afferma che esistono molte grandissime popstar e racconta che a influenzare la sua Jocelyn sono state le attrici Jeanne Moreau e Sharon Stone, Sam Levinson sottolinea che ciò che gli interessava narrare e mostrare era la maniera in cui il mondo vede le celebrità della musica e quanto per queste icone sia difficile e spesso doloroso dover sempre rispondere alle aspettative. Prima di salutare i giornalisti del festival di Cannes 2023, Levinson parla brevemente dell'infamante articolo apparso su Rolling Stone da noi citato in apertura: "Trovo sempre triste e disarmante leggere cose cattive e false su qualcuno a cui vuoi veramente bene. Sappiamo benissimo che stiamo facendo una serie provocatoria. In questo campo, purtroppo, si è costretti a fare due lavori: uno è il lavoro vero e proprio, quindi un film o una serie, mentre l'altro consiste nel gestire la propria immagine. Quest'ultimo per me non è interessante, è uno spreco di tempo e di energia. La gente può scrivere ciò che desidera. La cosa che però mi ha ferito è che sono state omesse tutte le informazioni contrarie alla tesi dell'articolo.