Dall'Arrowverse a niente, Marc Guggenheim: "Mi sento come se avessi sprecato il mio tempo"
Dopo un decennio dietro alcune delle serie supereroistiche più amate dal pubblico, lo sceneggiatore e produttore deluso di non essere stato interpellato dai DC Studios per il nuovo corso del DC Universe.
Dopo aver trascorso l'ultimo decennio dando forma all'Arrowverse insieme con Greg Berlanti, a maggio lo sceneggiatore e produttore esecutivo Marc Guggenheim vedrà il suo celebre media franchise supereroistico lasciare gli schermi con l'ultimo episodio di The Flash. Le storie e i personaggi della DC, però, continueranno a vivere, in un nuovo corso che da mesi James Gunn e Peter Safran stanno costituendo ai DC Studios, principalmente per HBO Max. Nuovo corso per il quale Guggenheim e la sua esperienza non sono stati minimamente contemplati.
Marc Guggenheim sul nuovo DC Universe
Guggenheim, che dal debutto di Arrow nel 2012 ha lavorato anche a The Flash, DC's Legends of Tomorrow, Supergirl e Batwoman, scrive in un post pubblicato nel suo blog Legal Dispatch che, sebbene l'Arrowverse, tra le altre cose, abbia ospitato un evento crossover - Crisi sulle Terre Infinite - che "ha riunito riunito i personaggi della serie del 1966 Batman, del film del 1989 Batman, della serie del 1990 Flash, delle serie Smallville, Lucifer, Doom Patrol, Titans e Swamp Thing, dei film Lanterna Verde, Superman Returns e Kingdom Come", oltre all'apparizione a sorpresa di Ezra Miller nel ruolo del Barry Allen del grande schermo in una scena con quello della tv di Grant Gustin, tali sforzi sono stati accolti con "apatia" da Hollywood.
"Cerano tweet. C'erano post. C'erano meme. Se n'è parlato tanto. Tutte cose di cui ero - e rimango - profondamente orgoglioso", continua Guggenheim. Tuttavia, "Hollywood ha accolto tutto quello che abbiamo fatto con freddezza. In realtà, la freddezza sarebbe stata un passo avanti". Pertanto, quando i nuovi capi dei DC Studios hanno annunciato che stavano mettendo insieme un gruppo di sceneggiatori per dare forma al nuovo DC Universe, Guggenheim afferma di non essere stato "particolarmente sorpreso" di non essere stato tenuto in considerazione. "Ma sarò sincero: mi sarebbe piaciuto avere almeno un incontro. Non un impiego, intendiamoci. Un incontro. Una conversazione. Un piccolo riconoscimento dello sforzo di aver contribuito al grande arazzo che è l'Universo DC. Dopotutto, avevo passato solo nove anni a lavorare duramente in quella vigna". E aggiunge: "Sebbene lavorare per la DC sia stato creativamente appagante, ha comportato molte avversità, sfide e sacrifici personali, nessuno dei quali sembra aver portato alcun vantaggio professionale. In poche parole, l'Arrowverse non ha portato a nient'altro di concreto, perciò, almeno a livello di carriera, sembra di aver realmente sprecato il mio tempo".
In una precedente occasione, Gunn aveva detto che "la storia della DC è piuttosto incasinata", riferendosi all'Arrowverse, a due versioni del film di Zack Snyder Justice League e persino al suo film e alla sua serie Suicide Squad e Peacemaker. "Nessuno vigilava sulla matrice. Si limitavano a regalare IP a tutti i creativi che facevano loro un sorrisino come se fosse bomboniere", aveva aggiunto. Ora, gran parte delle produzioni televisive e cinematografiche si muoveranno sotto lo stesso ombrello, come spiegato all'inizio del mese scorso, in occasione dell'annuncio del primo ciclo di storie per il nuovo DC Universe.
