Wolf Man, perché Ryan Gosling compare nei titoli di coda?
Perché Ryan Gosling non ha più recitato in Wolf Man, come previsto in origine? E perché il suo nome compare nei titoli di coda dell'horror con Christopher Abbot e Julia Garner? Facciamo chiarezza.

Prima di arrivare nelle nostre sale, Wolf Man, in fase di sviluppo dal 2014, ha subito diverse trasformazioni, che hanno coinvolto anche Ryan Gosling. L'horror di Universal e Blumhouse è il reboot dell'omonimo film del 1941, in cui Larry Talbot (Lon Chaney Jr.), morso da un licantropo, alla luce della luna piena si trasforma in un lupo mannaro assetato di sangue. La pellicola diretta da Leigh Whannell rifugge l'elemento soprannaturale e la simbologia tradizionalmente legata alle mostruose creature. Wolf Man racconta di una misteriosa e pericolosa malattia trasmessa da un'entità che si aggira nei boschi che circondano la casa dove vivono Blake (Christopher Abbott), Charlotte (Julia Garner) e la loro figlia Ginger (Matilda Firth).
Proprio come il suo protagonista, anche il film ha attraversato drastici cambiamenti. Osservando i titoli di coda, tra i produttori è possibile notare, accanto a Jason Blum (fodnatore di Blumhouse e produttore di successi come M3GAN e il franchise di Insidious), il nome inaspettato di Ryan Gosling! C'è una spiegazione. La star di Barbie e La La Land era stata scelta per recitare nel film, che lo stesso Gosling ha proposto alla Universal.
Dapprima, Lauren Schuker Blum e Rebecca Angelo sono incaricate di scrivere una sceneggiatura basata sulla proposta originale di Gosling (che avrebbe interpretato il protagonista): una storia ambientata ai giorni nostri sullo stile del thriller Nightcrawler con Jake Gyllenhaal, ma con un tocco soprannaturale. Nel 2020, sulla scia del successo di L'Uomo Invisibile, lo script arrivò sulla scrivania di Leigh Whannell. Quest'ultimo rifiutò la regia, salvo tornare sui propri passi e riscrivere la sceneggiatura a quattro mani con sua moglie, Corbett Tuck. Nel 2021, il regista abbandonò il progetto a causa di conflitti di programmazione,quindi Ryan Gosling chiese a Derek Cianfrance (regista di Blue Valentine) di subentrare.
Wolf Man: perché Ryan Gosling è nei titoli di coda?
Non dimentichiamo che il Wolfman di Gosling (scritto come un'unica parola) è stato preceduto da una versione che doveva inserirsi nel Dark Universe della Universal, l'universo cinematografico interconnesso che non è riuscito a decollare con il remake di The Mummy (2017) con Tom Cruise. Gira voce che, ad un certo punto, lo studio voleva che Dwayne Johnson interpretasse l'Uomo Lupo, dando il via ad un'operazione in stile Marvel, lontana dal tragico body horror che è diventato. Arriviamo al 2023, quando Cianfrance abbandonò Wolf Man e Ryan Gosling decise di rimanere coinvolto solo come produttore. Christopher Abbott fu annunciato come sostituto del divo canadese e Whannell tornò a bordo del progetto.
"Stavo lavorando con Ryan Gosling, inizialmente - ha spiegato il regista a The Hollywood Reporter - Poi, ci sono stati problemi di programmazione, quindi mi sono detto: 'Sai cosa? Passerò a un altro progetto'. E poi all'improvviso è tornato, il che mi ha reso felice, perché sono stato in grado di continuare con la sceneggiatura che avevo già scritto".
Ryan, sfortunatamente, a causa dei sui programmi, non è stato in grado di continuare, ma è stata sicuramente una strada più tortuosa di quelle che ho preso in passato. Nel caso di Upgrade e Invisible Man, è stato tutto molto lineare: scrivere il film, cercare i finanziatori, trovare il cast, girare il film. Quindi questa è stata sicuramente la strada più difficile per fare un film, ma sono così felice di avercela fatta.