NoTime To Die, Phoebe Waller-Bridge ha rivelato che le sue idee per il film sono state rifiutate: "Erano troppo campy!"

Mentre sono in corso le trattative per trovare il prossimo James Bond, l'attrice e sceneggiatrice Pheoebe Waller-Bridge (Fleabag e Indiana Jones e la Ruota del Destino) ha rivelato che per l'ultimo capitolo della saga, No Time to Die, per il quale era stata contattata per proporre alcune idee sulla sceneggiatura, i produttori di 007 rifiutarono le sue proposte perché ritenute troppo...campy!

No Time to Die, Phoebe Waller-Bridge e le sue proposte erano considerate troppo femminili per il film

Per chi non fosse familiare con il termine campy, in italiano può essere - grossolanamente - tradotto come "ostentato, eccessivamente femminile" e fa riferimento a una corrente artistica che vede l'uso sofisticato del kitsch nell'arte, nella moda e che, a partire da un certo periodo, venne associato anche alla cultura queer. Niente di più lontano, perciò, dall'idea che si associa generalmente al personaggio di James Bond. La stessa Waller-Bridge ha rivelato - nel corso di un'intervista al Daily Mail - di non aver svolto ricerche approfondite sulla saga di Bond o sul personaggio, ma ha imparato la lezione:

"Avrei dovuto informarmi...Non mi sono impegnata tanto nelle ricerche. Non sono brava a fare i compiti per casa. A volte è frustrante quando pensi 'questa è una genialata',  ma per loro è, invece, 'sarà per la prossima volta'."

L'attrice e sceneggiatrice era stata coinvolta per aggiungere un po' di humor alla storia e di spessore ai personaggi femminili, aspetto che a Waller-Bridge è piaciuto molto, sebbene poi le sue idee non siano state utilizzate. Probabilmente, l'uso di uno humor più campy nel franchise di Bond non sarebbe stato apprezzato dai fan e sarebbe stato anche completamente in contrasto con ciò che Daniel Craig aveva portato sullo schermo fino a quel momento.