Liberi, l’isolamento come forma di libertà interiore: è al cinema il documentario più visto in Spagna nel 2023
Diretto da Santos Blanco, il film è stato girato in dodici monasteri di clausura sparsi in tutta la Spagna, offrendo accesso a luoghi normalmente preclusi al mondo esterno.

Qualcuno di voi potrebbe ricordare il film documentario del 2005 intitolato Il grande silenzio, una co-produzione tra Germania, Francia e Svizzera diretta dal regista Philip Gröning. Quell'opera (Miglior Documentario agli EFA) raccontava la vita quotidiana dei monaci Certosini del monastero della Grande Chartreuse che hanno fatto voto del silenzio e non proferiscono mai parola se non per le preghiere e i riti religiosi. A distanza di 20 anni esce al cinema un documentario non distante da questo, ma molto più incisivo nel messaggio che vuole farci arrivare, vista soprattutto l'evoluzione tecnologica, e la contestuale involuzione umana, nella società dal 2005 ad oggi.
Il 29 e 30 aprile sono i giorni in cui poter rintracciare nei cinema italiani il documentario spagnolo Liberi, un film che ci conduce nel silenzioso universo dei monasteri di clausura. Diretto dall'esordiente Santos Blanco, prodotto da Bosco Films e Variopinto Producciones con il supporto della Fondazione DeClausura, il film è distribuito da Bosco Films e Arkadia Group (l'elenco delle sale è disponibile sul sito liberifilm.com).
Liberi è stato girato in dodici monasteri sparsi tra Burgos, Madrid, Navarra e Salamanca, tra cui San Pedro de Cardeña, Las Batuecas e Monasterio Leire, diventando di fatto un viaggio all’interno di luoghi normalmente inaccessibili. Per la prima volta una macchina da presa ha varcato le soglie di comunità che hanno scelto l’isolamento come forma di libertà interiore, raccontando attraverso immagini rispettose e coinvolgenti la quotidianità scandita da preghiera, contemplazione e raccoglimento. Il progetto è nato durante la pandemia da un’esperienza personale del regista e della produttrice-distributrice Lucia Gonzalez-Barandiaran. Impegnati in una campagna a sostegno dei monasteri in difficoltà economica, hanno vissuto giorni di clausura che si sono trasformati in un percorso di riflessione sulla spiritualità e sul significato più autentico della libertà.
Attraverso il racconto di diversi ordini monastici, il documentario invita il pubblico a esplorare la scelta radicale di chi si sottrae alla frenesia moderna per dedicarsi a una vita di solitudine, silenzio e sacrificio, interrogandosi sul valore della fede e sulla ricerca di pace interiore. Con quasi centomila spettatori, Liberi è stato il documentario più visto in Spagna nel 2023 e il quinto più seguito negli ultimi venticinque anni, confermandosi un’opera capace di toccare corde universali e di svelare un mondo nascosto, fatto di spiritualità concreta, gesti essenziali e tradizioni radicate nei secoli.