Lee, Andy Samberg su com'è stato lavorare con Kate Winslet

Nonostante il suo punto di forza sia la commedia, Andy Samberg ha dimostrato la propria versatilità recitando al fianco di Kate Winslet in Lee. Il film drammatico ha permesso all’attore di Brooklyn Nine-Nine di mettersi alla prova con un ruolo molto diverso dal suo classico repertorio. In Lee, infatti, interpreta il fotoreporter David Scherman. Il dramma biografico è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e, in una recente intervista, Samberg ha raccontato com’è stato lavorare sul set al fianco di una star hollywoodiana come Kate Winslet.

Lee, Andy Samberg svela com’è stato lavorare con Kate Winslet

Lee Miller è il personaggio protagonista assegnato a Kate Winslet nel film drammatico e racconta la storia vera della fotoreporter e modella statunitense che in tre decenni di attività come fotografa ed artista entrò in contatto con diverse personalità influenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Lee Miller è diventata corrispondente di guerra per Vogue. E la sua storia a breve diventerà un film con protagonista Kate Winslet. Ad affiancarla nel nuovo progetto anche Andy Samberg, che interpreta il collega David Scherman. Ma com’è stato lavorare sul set di una celebrità hollywoodiana? In una recente intervista con Collider, Samberg ha raccontato la sua esperienza:

Un grande punto a favore del film, oltre alla possibilità di interpretare una persona realmente esistita quale David Scherman e la sceneggiatura, è stato lavorare con Kate Winslet. È una persona che ammiro moltissimo e che so ha un’incredibile etica del lavoro e una costante attenzione alla qualità. Quando mi hanno chiesto se fossi interessato al progetto, questo ha funto da stimolo per me, è stato il motivo per cui ho voluto mettermi in gioco ed uscire dalla mia comfort zone.

In un’altra intervista, Kate Winslet ha svelato qualche dettaglio in più in merito alla trama del film. Secondo l’attrice hollywoodiana, Lee avrebbe affrontato soltanto un breve periodo della vita della fotoreporter, soffermandosi soprattutto sul periodo in cui ha collaborato come Vogue durante la Seconda Guerra Mondiale, documentando le atrocità in Europa. Durante quel periodo di distruzione, Lee Miller ha conosciuto un altro fotografo, Scherman, con il quale ha stretto una forte collaborazione professionale. In merito alla sua comfort zone, Andy Samberg ha raccontato a Collider di aver vissuto un’esperienza “intensa” sul set di Lee.

Non l’ho ancora visto, quindi non so dirti quanto sia presente nella storia, potrebbe essere molto o poco, non saprei. Sono tutte opzioni valide sul tavolo. Ma mi sono divertito. Voglio dire, è stata un’esperienza pesante e intensa e sono consapevole che probabilmente non sarei stato all’altezza del compito fino a qualche anno fa, considerando quanto bisogna essere autentici e vulnerabili nell’esprimere tematiche così pesanti. Ma sono felice di averlo fatto.