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Hayao Miyazaki diventa un meme ma la citazione è sbagliata: cos'ha detto davvero il maestro di Studio Ghibli?

Sul web gira una famosa citazione di Hayano Miyazaki, che tuttavia è stata completamente fraintesa. Le parole del papà dello Studio Ghibli, contestualizzate in modo corretto, veicolano una visione totalmente opposta degli anime e dell'animazione giapponese. Ecco cos'ha detto davvero.

Hayao Miyazaki diventa un meme ma la citazione è sbagliata: cos'ha detto davvero il maestro di Studio Ghibli?

Hayao Miyazaki è una leggenda nel mondo dell'animazione. I suoi film, come quelli dello Studio Ghibli in generale, sono tra i più amati al mondo e continuano a incantare generazioni. Da una parte, il merito è della sognante poesia della narrazione, dall'altra, della capacità di trasmettere messaggi attuali, efficaci e urgenti. Il regista giapponese, noto per la sua riservatezza - condita da un pizzico di cinica ironia - è talmente nazionalpopolare da esser diventato protagonista di un meme. Peccato che la citazione che l'accompagna sia sì di Miyazaki, ma completamente decontestualizzata... fino ad assumere un significato stravolto.

Il meme in questione ritrae l'artista abbinato alla frase: "Gli anime sono stati un errore". Facciamo un passo indietro. È vero, il papà di Studio Ghibli ha spesso criticato l'industria degli anime e la loro natura intrinseca. Tuttavia, le sue osservazioni sono state spesso strumentalizzate o male interpretate e il caso in questione è un esempio. Il meme, proverbiale tra i fan che vogliono sottolineare momenti particolarmente ridicoli negli anime, non spiega infatti perché il regista de La Città Incantata si sia espresso in quei termini.

Nel mondo raccontato dal geniale autore, regnano la fantasia e il desiderio d'evasione, che vanno di pari passo con una comunicazione che arriva dritta al cuore. Miyazaki racconta quanto bello potrebbe essere il mondo se solo ciascuno facesse del suo meglio per migliorarsi e migliorare ciò che ha attorno. La 'critica' nei confronti degli anime è connessa a questa mentalità, secondo cui le persone dovrebbero esprimersi in modo autentico.



Hayao Miyazaki odia gli anime? La risposta non è così semplice

Nel 2014, in un'intervista con Soranews24, il regista ha approfondito questa sua visione, che decisamente non si può riassume in un secco "gli anime sono stati un errore".

Vedete, che sappiate disegnare così o no, che riusciate a pensare a questo tipo di design, dipende dal fatto che riusciate o meno a dire a voi stessi: "Oh, sì, ragazze così esistono nella vita reale". Se non passi del tempo a guardare persone vere, non puoi farlo, perché non le hai mai viste. Alcune persone passano la vita a interessarsi solo a se stesse.

E ancora: "Quasi tutta l'animazione giapponese è prodotta con poche basi tratte dall'osservazione di persone vere, sapete. È prodotta da esseri umani che non sopportano di guardare altri esseri umani. Ed è per questo che l'industria è piena di otaku!" Quest'ultimo termine, piuttosto noto anche in Italia, indica comunemente qualcuno cui piacciono molto gli anime.

Dunque Miyazaki non punta il dito contro gli anime a 360 gradi, ma contro l'ipocrisia dei suoi modelli ricorrenti. Un esempio su tutti? I personaggi femminili, troppo spesso deboli o sessualizzati in modo inquietante. O, ancora, la normalizzazione di comportamenti iniqui. Gli animatori, suggerisce il regista, si limitano a usare l'anime come mezzo di evasione, senza sfruttarne il potenziale. Potrebbero raccontare, al contrario, come la vita umana dovrebbe essere idealmente.

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