Halle Berry rammenta le ossa rotte e gli infortuni durante le riprese di un film d'azione

Halle Berry ha recitato in così tanti film che sarebbe difficile contarli uno per uno, eppure ricorda benissimo tutti gli infortuni collezionati sul set, di film in film. Numerosi sono stati infatti gli incidenti vissuti sulla propria pelle lavorando attivamente in film d’azione. Ad oggi il numero è ben preciso: 10 ossa rotte. E, a voler essere sincere, tre volte è stata messa al tappeto. Tornata in azione con The Union, Halle Berry ha parlato apertamente dei rischi del mestiere quando si è coinvolti in film con numerose scene d’azione.

Halle Berry ricorda tutti gli infortuni collezionati sul set durante la carriera

Intervistata durante il press tour dedicato a The Union distribuito in streaming su Netflix, Halle Berry ha raccontato di tutte le volte in cui è tornata a casa con ossa rotte a causa di scene d’azione. Elencando rapidamente gli infortuni, ha ricordato di aver collezionato: “Un braccio rotto, costole rotte due volte: due costole alla volta, tre costone un’altra volta, coccige otto, due dita del piede fratturate e il mio dito medio”. Il suo co-protagonista di The Union Mark Wahlberg è apparso sconvolto dall’apprendere quante volte abbia rischiato la sua collega per lavoro. Dal suo punto di vista, infatti, ha aggiunto le sue, di esperienze traumatiche: “Menisco strappato, spalla lussata ed ego ferito parecchie volte, quindi direi malconcio”. Nello specifico, Halle Berry ha ricordato ad esempio di aver trattenuto il respiro sott’acqua a lungo durante le riprese di Dark Tide nel 2012. “Ho interpretato una sub in apnea. Ho dovuto trattenere il respiro per quasi due minuti e mezzo. E mi è sembrato un'eternità. Mi è sembrato che la morte fosse imminente”.

L’attrice premio Oscar ha menzionato anche alcuni vantaggi: lavorare ad Hollywood le ha permesso di apprendere alcune discipline: il jiu-jitsu, un po' di Muay Thai, kickboxing, taekwondo e anche sparare. In Bruised, del 2021, ha riportato alcune costole fratturate ma, pur consapevole del dolore, ha scelto di continuare a lavorare per non rallentare la produzione.

[Con John Wick 3] ne ho parlato al regista, loro l'hanno detto all'assicurazione. Abbiamo dovuto chiudere per mesi ed è stata una grande prova. Per [Bruised], poiché era un film indipendente, non avevamo un grande budget. Il regista in me ha detto, 'Non sono arrivata fin qui e non ho lavorato così duramente per tornare a casa'.