Doctor Strange nel Multiverso della Follia, incassi esplosivi nel primo giorno!
Parte benissimo al boxoffice italiano Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ma ha possibilità di superare il record stagionale di Spider-Man No Way Home? Difficile, ma è l'unico film che possa sperare di avvicinarvisi.
In Marvel we trust. O meglio, nella Marvel sicuramente confidano gli esercenti cinematografici italiani e di tutto il mondo: al primo giorno di programmazione nei cinema italiani, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha confermato la tradizione, portando a casa ben 2.027.000 euro, facendo molto ben sperare per il fine settimana. Ma è record? Non proprio, ma ci si avvicina parecchio. Ragioniamo sui numeri. Leggi anche Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema, ma è un horror davvero? Non secondo Benedict Cumberbatch
Doctor Strange 2 contro Spider-Man No Way Home
Chiariamo: sarà assai difficile battere il record vertiginoso (non solo per i tempi pandemici) di Spider-Man No Way Home, che qui in Italia ha totalizzato 24.656.000 euro. Doctor Strange nel Multiverso della Follia di Sam Raimi, con Benedict Cumberbatch come sempre nei panni del protagonista, si sta tuttavia prefigurando come l'unico lungometraggio che possa almeno sognare di avvicinarsi a quei risultati. I 2.027.000 totalizzati in un giorno solo qui in Italia non arrivano ai 3 che il ritorno di Spidey registrò a dicembre. Allo stesso tempo però bisogna considerare che, escluso No Way Home, Stephen Strange non ha rivali: l'ultimo evento, Animali Fantastici - I segreti di Silente, ha infatti debuttato il mese scorso con 820.000 euro in un giorno, più che doppiati dall'ultimo nato del Marvel Cinematic Universe. Dalle parti della concorrenza fumettistica The Batman non è andato oltre i 10.200.000 e, attualmente secondo negli incassi stagionali finora, si prepara a cedere il posto.
In una perdurante difficoltà del nostro circuito, i cinecomic e in particolare i film dei Marvel Studios si ribadiscono come un fenomeno di costume economicamente prezioso, che trascende ormai il cinema, visto che la Fase 4 include le serie in streaming su Disney+: una sinergia tra media diversi che in ultima istanza però sta aiutando entrambi i canali. È questo, almeno produttivamente, il futuro dell'intrattenimento ad alto budget? Rendere indispensabile vedere tutto per capire tutto, ovunque il contenuto sia presentato?